“Andare lì dove c’è bisogno di Dio”. Sembra essere questo il criterio che ha guidato Papa Francesco nella scelta dei viaggi internazionali. Una scelta dettata anche dal suo profondo essere gesuita, un religioso per natura spinto ad andare oltre confine, a dialogare con l’incerto più che a rafforzare il certo. È nel labile confine tra missione e apostolato che si può comprendere la cifra internazionale di Papa Francesco. Una cifra che si è declinata in due mondi diversi: la diplomazia dei viaggi e dei gesti e la diplomazia “tout court”, guidata in Vaticano da un diplomatico cresciuto alla scuola di Casaroli e Sodano come il Cardinale Pietro Parolin.
Come comprendere il pontificato di Papa Francesco? C’è un libro, del giornalista argentino Hernan Reyes Alcalde, che esce oggi e che dà una chiave di lettura suggestiva. Il libro si chiama semplicemente “Latinoamerica” (edizioni Planeta), ed è il frutto di quattro conversazioni con Papa Francesco, con in più una prefazione dello stesso Papa.