Che siano avvolti da spire di neve bianche e morbide o che sui loro tetti, campanili, giardini, chiostri brilli un tiepido sole invernale il Natale dei conventi, monasteri, abbazie conserva un sapore antico e forte.
In una lettera aperta indirizzata a Papa Francesco, e idealmente a tutte le comunità monastiche, i monaci olivetani di Vidalenzo, una famiglia che si è data il nome di “Custodi del Divino Amore”, invitano a rendere i monasteri “luoghi vivi, porte aperte alla comunità, luoghi di accoglienza e di speranza,” ricordando che “la vocazione monastica, lungi dall’essere un’eredità del passato, è un cuore pulsante della Chiesa, un dono per l’umanità che si rinnova in ogni epoca”.