In una lettera aperta indirizzata a Papa Francesco, e idealmente a tutte le comunità monastiche, i monaci olivetani di Vidalenzo, una famiglia che si è data il nome di “Custodi del Divino Amore”, invitano a rendere i monasteri “luoghi vivi, porte aperte alla comunità, luoghi di accoglienza e di speranza,” ricordando che “la vocazione monastica, lungi dall’essere un’eredità del passato, è un cuore pulsante della Chiesa, un dono per l’umanità che si rinnova in ogni epoca”.
Parlando al College des Bernardins di Parigi nel 2008, Benedetto XVI ricordò che la cultura europea nasce dai monasteri, e i monasteri sono fondati dal Quaerere Deum, dalla ricerca di Dio. Il contributo che i monasteri benedettini hanno avuto alla formazione di una coscienza europea è stato al centro di una conferenza internazionale e interdisciplinare che è conclusa lo scorso fine settimana nell’abbazia di Admont, nella Stiria.