Ultime Notizie: Nazioni Unite

Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite / Wikimedia Commons

La Santa Sede all'ONU: "Più cooperazione per il Medio Oriente"

Medio Oriente, l’impegno della Santa Sede. L’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, ha espresso le posizioni della Santa Sede sul Medio Oriente in un dibattito aperto al Consiglio di Sicurezza il 23 luglio. Nel suo discorso, l’arcivescovo ha chiesto un impegno internazionale che risolva i conflitti.

Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'ufficio ONU di Ginevra / Daniel Ibáñez / ACI Group

La Santa Sede: “La risposta al terrorismo non può essere solo militare”

“La risposta al terrorismo non può essere fatta meramente attraverso l’azione militare.” Ci vuole piuttosto partecipazione politica, e sistemi legali e chiari. Ma soprattutto, si devono “tagliare tutte le forme di supporto pubblico o privato al terrorismo,” uno dei modi in cui si può prevenire il terrorismo. Parla così l’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore Permanente della Santa Sede presso l’ufficio ONU di Ginevra, in un “panel” sugli Effetti del Terrorismo nella godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di ogni persona, che si è tenuto il 30 giugno a Ginevra.

Bandiera delle Nazioni Unite / da Flickr

La Santa Sede: “Compassione e indignazione per le condizioni dei rifugiati”

Le condizioni di così tanti esiliati genera “compassione e indignazione,” ma la comunità internazionale deve andare oltre i sentimenti, applicare una rete di solidarietà, studiare nuove soluzioni per l’accoglienza dei rifugiati. L’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, nunzio permanente della Santa Sede presso l’Ufficio ONU di Ginevra, lo sottolinea nell’intervento del 24 giugno alla 63esima riunione del Comitato per l’Alto Commissario ONU per i rifugiati.

Assemblea Generale delle Nazioni Unite / da flickr

Santa Sede all'ONU: l'agenda post 2015 sia espressione di tutti

Due le richieste della Santa Sede alle Nazioni Unite per la revisione degli Obiettivi di Sviluppo post-2015. Che la revisione sia guidata dai governi nazionali, e avvenga su base volontaria, tenendo in considerazioni le peculiari situazioni nazionali. E che le capacità di sviluppo di ciascuna nazione siano tenute in conto. L’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York, in un breve discorso mette in luce le criticità della negoziazione sui prossimi obiettivi di sviluppo.

Consiglio di Sicurezza, Nazioni Unite, New York / da it.wikipedia.org

Santa Sede: combattere il reclutamento via Internet con l’educazione e la famiglia

La Santa Sede si interroga sul perché i giovani si facciano reclutare via Internet per darsi all’estremismo violento, ed elabora una risposta basata sull’educazione, ma anche sull’applicazione di politiche adeguate che sappiano integrare i giovani immigrati nelle comunità che li ospitano. Le proposte della Santa Sede sono contenute in un discorso del 23 aprile scorso che l’arcivescovo Bernardito Auza, Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, ha tenuto in un dibattito promosso al Consiglio di Sicurezza sul “ruolo della gioventù nel contrastare l’estremismo violento e promuovere la pace.”

da Pixabay

Sradicare la povertà, creare sviluppo: il ruolo delle religioni

Perché istituzioni come la Banca Mondiale o le Nazioni Unite guardano alle religioni per meglio portare avanti gli obiettivi di sviluppo sostenibile? Se lo chiede l’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York. E risponde: “Oserei supporre che si tratta di un riconoscimento del contributo delle religioni e delle loro organizzazioni alla vita degli individui e della società, in particolare un riconoscimento dell’aiuto che forniscono a quanti tentatno di emanciparsi da varie forme di estrema povertà.”

Rimini, 25 agosto 2014 - L'Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'ufficio ONU di Ginevra, parla al Meeting di Rimini / Joaquín Peiró Pérez / Catholic News Agency

Ucraina, la Santa Sede per la legalità internazionale

Rispettare la legalità internazionale. Proseguire sulla strada comune tracciata dagli sforzi della comunità internazionale. Affrontare l’emergenza sociale. Con un breve intervento, la Santa Sede prende posizione sulla crisi ucraina. È l’Arcivescovo Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente presso l’ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra, a dare voce alle preoccupazioni vaticane durante la 28esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani, dedicata proprio alla crisi ucraina.

UN Photo/Mark Garten

Vaticano all’ONU: “La famiglia sradica la povertà”

Il ruolo della donna si gioca in famiglia. Perché è solo a partire della famiglia che si può lavorare per sradicare la povertà. In un breve discorso di fronte alla 59esima Sessione della Commissione ONU sulla condizione delle donne, l’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanetne della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, sottolinea che numerose relazioni della Segreteria Generale hanno sottolineato la centralità della famiglia per lo sradicamento della povertà e lo sviluppo sostenibile.” E poi annuncia la disponibilità di Papa Francesco a “a lavorare con tutti coloro che cercano ogni giorno di costruire un mondo che tratti concretamente le donne come uguali, nella diversità dei doni e delle forze, per il bene comune più grande di tutti”.