Ultime Notizie: San Gregorio di Narek

Press | Congregazione per le Chiese Orientali

Il Cardinale Sandri: "Noi vogliamo essere autentici discepoli di san Gregorio di Narek"

"Figlio di un popolo e di una Chiesa assolutamente singolari per la storia, l’alfabeto, la lingua, la produzione artistica, la liturgia: eppure cari fratelli e sorelle armene, pur essendone i gelosi custodi, avete lasciato che in qualche modo vi fosse strappato con la proclamazione a dottore della Chiesa Universale. Quanto ha proclamato il Santo Padre Francesco nell’aprile del 2015, accogliendo la supplica dell’allora patriarca armeno cattolico S.B. Nerses Bedros Tarmouni ed anche grazie allo studio puntuale dell’Arcivescovo Levon Bogos Zekiyan, e nella gioia condivisa con le Loro Santità Karekin II e Aram I, è stato un atto con il quale si è riconosciuto nello Spirito che il tesoro trasmesso dal pensiero e dagli scritti del Narek è dono per la Chiesa Universale".

I celebranti della preghiera ecumenica presso la statua di San Gregorio di Narek in Vaticano / Daniel Ibanez / ACI Group

Cardinale Sandri, “San Gregorio di Narek ci chiede se vogliamo essere cristiani di nome”

È “un incrocio di storie, di sofferenze, di santità e di sapienza” quello che va da Benedetto XV, il Papa che denunciò la “inutile strage” e fu uno dei primi soccorritori delle vittime del genocidio armeno, a Papa Francesco, il Papa della “Guerra mondiale a pezzi”, che ha proclamato San Gregorio di Narek dottore della Chiesa. E lo dipana il Cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione delle Chiese Orientali, in una celebrazione nella Basilica Vaticana per celebrare la memoria di San Gregorio di Narek, iscritta quest’anno da Papa Francesco nel Calendario Romano.  

Miqayel Minasyan, ambasciatore di Armenia presso la Santa Sede  / EWTN

San Gregorio di Narek, un ponte tra due mondi

San Gregorio di Narek è un “ponte tra due mondi”, un simbolo dell’ecumenismo del sangue sperimentato dal popolo armeno, e la testimonianza che “nonostante tutto, gli armeni ci sono”. Mikayel Minassyan, ambasciatore di Armenia presso la Santa Sede, spiega così il senso della statua di San Gregorio di Narek inaugurata il 5 aprile nei Giardini Vaticani.

Papa Francesco abbraccia il Catholicos Karekin II, Sala del Tronetto, Palazzo Apostolico Vaticano, 5 aprile 2018 / Andrea Gagliarducci / ACI Stampa

Papa Francesco e l’Armenia, una mattinata ecumenica

Prima, il presidente di Armenia, Serzh Sargsyan. Quindi, il Catholicos di tutti gli Armeni, Karekin II. E infine, il Catholicos di Cilicia, Aram I. Tre incontri ufficiali, per Papa Francesco, prima di recarsi nel giardino tra il governatorato e la caserma della Gendarmeria e inaugurare la Statua di San Gregorio di Narek donata dalla presidenza della Repubblica di Armenia. 

La collocazione della statua di San Gregorio di Narek in Vaticano / Profilo FB Mikayel Minasyan, ambasciatore di Armenia presso la Santa Sede

San Gregorio di Narek, una statua in Vaticano per celebrare i buoni rapporti con l'Armenia

Il prossimo 5 aprile, una statua di San Gregorio di Narek sarà inaugurata nei giardini vaticani, con una solenne cerimonia che dovrebbe prevedere anche la presenza del presidente armeno Serzh Sargsyan, oltre che del Catholicos Karekin II e dello stesso Papa Francesco.