Il mondo “ha scelto lo schema di Caino e la guerra è mettere in atto il cainismo, cioè uccidere il fratello” e quindi “perché dobbiamo difenderci? Perché è lo schema cainista di guerra. Se fosse uno schema di pace, questo non sarebbe necessario”.
“Il Venerdì Santo a S. Croce in Gierusalemme”, scrive nel 1588 Pompeo Ugonio nella sua guida alle stazioni quaresimali, cioè quelle chiese antiche dove una volta il Papa stesso andava a celebrare in Quaresima, una chiesa diversa per ogni giorno.
La Croce, signum d’amore. Due pezzi di legno sono incrociati fra loro: uno è posto in orizzontale; l’altro in verticale.
La croce agli occhi del mondo appare, e non può essere diversamente, solo come un terribile strumento di tortura e di morte. E’ quanto di più ignobile e disprezzato si possa pensare perché contraddice al desiderio di potenza, di prestigio e di grandezza dell’uomo.
Sono passati 16 anni da quando Giovanni Paolo II ci ha lasciato. Molti giovani non lo hanno mai conosciuto. Anche i “millenials” non sanno di fatto chi é. Eppure tanto del suo Magistero è ancora da rileggere e scoprire.
Un gruppo scout e una parrocchia romana scriveranno le Meditazioni per la Via Crucis del Venerdì Santo, che ancora non si sa se si potrà fare al Colosseo, seppur in forma ristretta, oppure no.
La Pasqua del 2020 è stata davvero particolare. I fedeli non hanno potuto partecipare alle liturgie, difficilissimo quasi impossibili confessarsi, niente Eucarestia. Ma in qualche modo i segni arrivano anche in questo deserto liturgico.
Le meditazioni della suora anti-tratta, Suor Eugenia Bonetti, fanno da filo conduttore nella Via Crucis del Venerdì Santo che Papa Francesco presiede- come ogni anno dal 1970 - al Colosseo. Il Pontefice, nella sua preghiera finale, chiede ai fedeli di “vedere nella Croce di Gesù tutte le croci del mondo”.
"Da numerosi anni per volontà dei Sommi Pontefici il Venerdì Santo, giorno della manifestazione suprema dell’amore di Gesù, ogni comunità cristiana è chiamata a compiere un gesto di carità e di solidarietà verso i fratelli che vivono nella Terra Santa attraverso una speciale colletta". Lo ricorda il Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, nella lettera inviata ai parroci romani affinchè si sostengano le comità cristiane della Terra Santa.
Papa Francesco ha presieduto in San Pietro la celebrazione della Passione del Signore in occasione del Venerdì Santo. Al termine della lettura del Vangelo il Predicatore della Casa Pontificia, Padre Raniero Cantalamessa, ha tenuto l’omelia.
In un rapporto pubblicato dalla Sala Stampa della Santa Sede sono stati resi noti i progetti della Colletta Pro Terra Sancta per il 2018, una donazione speciale della Santa Sede. La colletta avviene durante il Venerdì Santo, ed è la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai luoghi santi. È lo strumento voluto dai Papi per testimoniare in maniera concreta il legame tra i cristiani del mondo e i Luoghi Santi.
Le meditazioni della Via Crucis del Venerdì Santo - il prossimo 30 marzo - al Colosseo di quest'anno saranno preparate collegialmente. Lo ha deciso Papa Francesco.
Le meditazioni della biblista francese Anne-Marie Pelletier sui drammi del nostro tempo hanno fatto da filo conduttore nella Via Crucis del Venerdì Santo che Papa Francesco ha presieduto - come ogni anno dal 1970 - al Colosseo.
Mentre Papa Francesco presiedeva la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, l'Elemosiniere di Sua Santità l'Arcivescovo Konrad Krajewski si è recato per le vie di Roma in unione spirituale con la Via Crucis celebrata dal Papa.
La Croce è “simbolo dell’amore divino e dell’ingiustizia umana, strumento di morte e via di risurrezione, segno dell’obbedienza ed emblema del tradimento, patibolo della persecuzione e vessillo della vittoria”. Lo ha detto il Papa recitando la preghiera conclusiva della Via Crucis del Venerdì Santo presieduta al Colosseo.
L’unico giorno in cui la Chiesa non celebra la liturgia eucaristica è il giorno della morte di Gesù. Ma si adora la croce, e l’amore che ha portato su quella croce Dio stesso per noi.
“In Te vediamo ancora oggi i nostri fratelli perseguitati, decapitati e crocifissi per la loro fede in Te sotto i nostri occhi o spesso con il nostro silenzio complice”. Così Papa Francesco nel breve discorso con cui ha concluso il rito della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo.
L’immagine del Papa prostrato dinanzi alla Croce ha aperto la celebrazione della Passione del Signore nella Basilica di San Pietro. Come ogni Venerdì Santo, al termine della lettura del Passio, l’omelia è stata affidata a Padre Raniero Cantalamessa, Predicatore della Casa Pontificia.