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Azione Cattolica: su migranti tutti i soci abbiano "misericordia e accoglienza"

Matteo Truffelli | Matteo Truffelli, Presidente dell'Azione Cattolica  | Web Matteo Truffelli | Matteo Truffelli, Presidente dell'Azione Cattolica | Web

Vicinanza alla preghiera del Papa ma anche attenzione per “gli eventi drammatici legati al fenomeno delle migrazioni”, che “sono di giorno in giorno più dolorosi e preoccupanti”. Con un invito a tutti i soci, che si dovranno impegnare "avviando un processo che abbia al centro la dignità della persona e lo spirito evangelico di misericordia e accoglienza”.

Ad intervenire sul punto la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica che spiega: “i fatti delle ultime settimane rivelano con la potenza delle immagini una verità già ben nota. La presenza dei migranti nel cuore dell’Europa, da Budapest a Berlino, da Vienna a Londra, mostra in modo evidente che la questione migratoria riguarda tutti gli Stati europei, e non solo quelli affacciati sul Mar Mediterraneo”.

“E – aggiunge - che non si tratta di un fenomeno contingente, ma radicato nella storia plurisecolare del nostro continente. Per troppo tempo, invece, il fenomeno migratorio verso l’Europa è stato rappresentato come un’emergenza, da affrontare con azioni umanitarie ma non con interventi strategici e pianificati”.

L’Azione Cattolica chiede “lucidità di analisi e coraggio per compiere scelte decisive”, sottolineando come sia opportuno “tenere distinti due piani. Da un lato bisogna ricordare le cause profonde che spingono i migranti a scappare dalle terre d’origine: esse sono spesso legate anche a scelte economiche e politiche rispetto alle quali l'Occidente ha molte responsabilità, passate e recenti. In secondo luogo, il giudizio globale nei confronti del fenomeno migratorio va tenuto distinto dalle modalità di gestione dell’accoglienza. E in questo l’Europa si è dimostrata fragile e disunita, non riuscendo a mettere in campo un vero piano d’integrazione ma lasciando spazio, nei singoli Paesi, a situazioni sempre più emergenziali e disumanizzanti”.

Perché “un problema strutturale come quello delle migrazioni, invece, non può che prevedere una risposta corale e collettiva dell’intero continente europeo”.

“Come soci di Azione cattolica – aggiungono dalla Presidenza nazionale - sentiamo la responsabilità di promuovere riflessioni costruttive e concrete azioni di accoglienza e fraternità, che non siano dominate dalla paura e dallo sgomento. Mentre capita spesso di leggere o ascoltare slogan vuoti e argomentazioni superficiali, esortiamo i soci di AC a considerare il fenomeno migratorio nella sua complessità".

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