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Il viaggio del Papa in Myanmar e Bangladesh per incontrare le periferie

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“Più che un viaggio un’avventura”. Non sarà facile il primo viaggio di un Papa in Myanmar. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Greg Burke presentando il programma del viaggio ai giornalisti.

Papa Francesco si appresta ad arrivare in un paese dove la Chiesa cattolica è piccolissima e il numero dei cattolici si conta in poche centinaia di migliaia.

Il Papa è stato invitato dal presidente del Myanmar, e del Bangladesh il secondo paese di questo viaggio che inizia domenica 26 novembre notte.

Nel 1986 Giovanni Paolo II visitò il Bangladesh e nel 1970 Paolo Vi visitò Dacca che allora era però parte del Pakistan.

Il viaggio ha come tema la riconciliazione, il  perdono e la pace come già espresso dal Papa nei suoi due videomessaggi alle popolazioni.

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Entrambi e i paesi hanno per la prima volta un cardinale, in Myanmar il cardinale Bo ha recentemente incontrato Papa Francesco.

Pochi cattolici, una storia di dittatura che di fatto non è ancora finita con un grande potere in mano all’esercito  tanto che il Papa ha deciso per un incontro privato con il suo genrale capo, in Myanmar e da poco le relazioni diplomatiche.

In Bangladesh la situazione è più stabile, e la Chiesa cattolica ha una situazione più stabile.

La data è stata scelta per motivi climatici, stagione secca e non troppo caldo.