mercoledì, maggio 08, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Parolin: il dramma della Siria non deve essere dimenticato

“Sulla situazione della Siria, come in tante altre situazioni, c'è sempre la tendenza di dimenticare, diventano malattie croniche di cui nessuno più si occupa a meno che non ci siano fiammate particolari.” Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato ai giornalisti a margine della sua visita al Policlinico Agostino Gemelli a Roma dove ha celebrato la Santa Messa  per “invocare la benedizione del cielo sul cammino” della nuova fondazione che dal 1° agosto di quest’anno ha assunto la gestione del policlinico in autonomia dall’Università cattolica del Sacro Cuore, “pur rimanendone parte integrante, soprattutto nei valori ispiratori e nelle finalità apostoliche e formative”.

Degenti e personale del policlinico hanno assistito insieme al presidente della fondazione, Giovanni Raimondi, e al rettore della Cattolica, Franco Anelli,. A concelebrare  il vescovo Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale della Cattolica, monsignor Jean-Marie Mate Musivi Mupendawatu, segretario del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, e don Andrea Manto, direttore del centro per la pastorale sanitaria del Vicariato di Roma.

Nell’omelia, il cardinale Parolin ha fatto riferimento alla figura di Giovanni Battista  invitando tutti a prendere a modello l’"amicizia spirituale" che legava Gesù e il Battista: quell’amicizia "che lega le persone sul piano delle cose di Dio, le unisce nel desiderio di compiere la sua volontà e nell’aspirare alla perfezione della benevolenza e della carità, proprie del Padre celeste".

A proposito dei drammi dell’immigrazione che sta vivendo l’ Europa il cardinale ha detto che è “importante la collaborazione di tutti”, e che  “questa è l'unica via per arrivare a trovare delle risposte difronte a queste tragedie che ci lasciano veramente allibiti.”

Un problema che si presenta complesso “probabilmente nessuno ha la soluzione a portata di mano perché ci sono tante cause che concorrono a questo fenomeno e ci sono anche tante soluzioni che possono essere realizzate subito e altre che richiedono più tempo”.

A proposito della Siria il Segretario di Stato ha ricordato che “occorre riattivare tutto quello che è possibile, anche dal punto di vista diplomatico. Sentivo qualcuno che mi diceva che c'è qualche speranza che si possa riprendere 'Ginevra 1', auspichiamo veramente questo e lavoriamo affinché questo sia possibile”.

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