martedì, maggio 14, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Papa Francesco, il seme della pace chiede di smilitarizzare il campo del cuore

"Le Beatitudini di Gesù che sono la carta d’identità dei santi,(…) parlano di una vita controcorrente e rivoluzionaria!" Papa Francesco lo ribadisce prima della preghiera dell' Angelus in questa giornata di festa per la gloria di tutti santi. 

Non "immaginette" quindi. E fa un esempio molto attuale il Papa parlando degli operatori di pace: "tutti desideriamo la pace, ma spesso quello che vogliamo è stare in pace, essere lasciati in pace, non avere problemi ma tranquillità. Gesù, invece, non chiama beati quelli che stanno in pace, ma quelli che fanno la pace, i costruttori, gli operatori di pace. Infatti, la pace va costruita e come ogni costruzione richiede impegno, collaborazione, pazienza". 

La pace non arriva con la forza e la potenza "per Gesù è il contrario. La sua vita e quella dei santi ci dicono che il seme della pace, per crescere e dare frutto, deve prima morire. La pace non si raggiunge conquistando o sconfiggendo qualcuno, non è mai violenta, non è mai armata".

La strada che indica il Papa è quella di "disarmare il cuore" perché " siamo tutti equipaggiati con pensieri aggressivi e parole taglienti, e pensiamo di difenderci con i fili spinati della lamentela e con i muri di cemento dell’indifferenza" Occorre "smilitarizzare il campo del cuore" "stando davanti alla sua Croce, che è la cattedra della pace".

Ecco allora la domanda per tutti: "Lì dove viviamo, studiamo e lavoriamo, portiamo tensione, parole che feriscono, chiacchiere che avvelenano, polemiche? Oppure apriamo la via della pace: perdoniamo chi ci ha offeso, ci prendiamo cura di chi si trova ai margini, risaniamo qualche ingiustizia aiutando chi ha di meno?" E ancora una domanda: "conviene vivere così? Non è perdente? È Gesù a darci la risposta: gli operatori di pace «saranno chiamati figli di Dio»: nel mondo sembrano fuori posto, perché non cedono alla logica del potere e del prevalere, in Cielo saranno i più vicini a Dio, i più simili a Lui. Ma, in realtà, anche qui chi prevarica resta a mani vuote, mentre chi ama tutti e non ferisce nessuno vince: come dice il Salmo, “l’uomo di pace avrà una discendenza”". 

Il Papa ha ricordato il viaggio in Bahrein che inizia il 3 novembre sottolinenando che è all'insegna del diaologol della fraternità e della pace "di cui il nostro tempo ha estremo bisogno". 

Un saluto ai partecipanti alla Corsa dei Santi, un pensiero per la pace nella "martoriata Ucraina" e infine l'invito per domani a pregare per i fedeli defunti hanno concluso l'appuntamento del Papa.

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