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Un servizio di EWTN News

Parroco, ex missionario in Africa: ecco il nuovo Arcivescovo di Firenze

La notizia era nell'aria da tempo e adesso è ufficiale. Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia del Cardinale Giuseppe Betori da Arcivescovo di Firenze per raggiunti limiti di età. Il Papa ha scelto quale successore del porporato Don Gherardo Gambelli, finora Parroco della Madonna della Tosse in Firenze.

Ancora una volta, dunque, il Papa sceglie un vescovo di prima nomina per una Arcidiocesi metropolitana: una scelta analoga Francesco l'ha compiuta ad esempio a Palermo con Corrado Lorefice come successore del Cardinale Romeo, a Torino con Roberto Repole successore di Monsignor Nosiglia e a Genova con Marco Tasca chiamato al posto del Cardinale Bagnasco.

Monsignor Gambelli è nato il 23 giugno 1969 a Viareggio ed è stato ordinato presbitero il 2 giugno 1996.
Dopo aver studiato teologia bibilica, ha lavorato a Firenze come vicario parrocchiale e parroco fino al 2011 quando si è trasferito missionario in Ciad. Rientrato a Firenze, dal 2023 è Parroco della Madonna della Tosse in Firenze.

Il Cardinale Betori lascia Firenze dopo 15 anni: era stato nominato Arcivescovo del capoluogo toscano nel 2008 da Benedetto XVI e dallo stesso creato cardinale quattro anni dopo. Dal 2001 al 2008 Betori aveva ricoperto il delicato incarico di Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, affiancando prima il Cardinale Camillo Ruini e poi il Cardinale Angelo Bagnasco.
77 anni compiuti lo scorso febbraio, due anni fa il Cardinale Betori aveva presentato la rinuncia al Papa a norma del diritto. Francesco le aveva accettate donec aliter provideatur.

"Devo dire che sono lieto di questa scelta del Papa che nomina un prete fiorentino e quindi un prete che conosce bene la nostra diocesi. Da figlio diventa padre di questa diocesi. Don Gherardo ha una radice nell'amore per la Parola di Dio, ha un legame vivo con la Parola di Dio, letta e studiata", le prime parole del Cardinale Betori dopo aver annunciato la nomina del suo successore in Cattedrale a Firenze.

"Sento - ha detto l'Arcivescovo eletto - di poter dire che la scelta di un prete di Firenze è un segno di stima e fiducia da parte del Papa per tutta la nostra diocesi. Nella logica del Vangelo il modo migliore per custodire i doni ricevuti è quello di condividerli". 

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