venerdì, dicembre 05, 2025 Donazioni
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Letture, Pier Giorgio Frassati come conoscerlo e come amarlo

Nella penombra si snoda una piccola coda, ragazzi che in silenzio, in preghiera nella basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. Sono qui, tra i molti altri, a vivere il Giubileo dei Giovani, e in particolare sono qui per un appuntamento speciale: quello con le reliquie di Pier Giorgio Frassati, tra cui il suo corpo incorrotto, trasferite dalla basilica di San Giovanni Battista a Torino a questa straordinaria basilica romana. Il corpo è stato collocato accanto alle reliquie di Santa Caterina da Siena. Frassati, giovane dalla fede luminosa, dal grane impegno sociale e intellettuale, la sua tensione verso gli ultimi, la passione per la montagna e per l’amicizia, sarà proclamato santo da Papa Leone XIV il prossimo 7 settembre, insieme a Carlo Acutis. 

Accanto alla bara, una piccola mostra fotografica racconta con immagini essenziali la vita del beato: lo sguardo diretto, il bastone da montagna, gli amici, i poveri, il breviario. L’esposizione delle reliquie a Roma si concluderà lunedì 4 agosto. Il giorno successivo, il corpo farà ritorno a Torino. Ma il 7 settembre sarà nuovamente protagonista: Papa Leone XIV proclamerà santo Pier Giorgio, insieme al beato Carlo Acutis. Due giovani testimoni della gioia del Vangelo, due vite brevi ma ricchissime, due sguardi rivolti in alto.

Incisa sul legno della bara è incisa la frase: Verso l’alto. E questa è l’indicazione,  la strada seguita da Frassati,  ed è forse il codice per decifrare il “segreto” di Frassati, della sue breve ma lucente parabola umana, così come intende fare un libro-biografia- analisi in uscita per le edizioni Ares, scritto da Vincenzo Sansonetti, dal titolo “La gioia non avrà misura”. Il lettore è invitato a seguire e a immergersi nel mondo di questo  giovane torinese morto a 24 anni, allegro, abile alpinista, impegnato politicamente, esempio di gioia di vivere e di generosità verso i poveri.  Il connubio fra la fede e la vita, tra l’accoglienza del Vangelo e l’azione concreta. Pier Giorgio era infatti convinto che la fede debba confrontarsi, senza steccati, con tutte le circostanze del quotidiano. "Un modello che può insegnare qualcosa a tutti», lo definì il socialista Filippo Turati, stupito perché «ciò che si legge di lui è così nuovo e insolito che riempie di riverente stupore anche chi non condivide la sua fede". E rileva monsignor Corrado Sanguineti nella prefazione: "Ciò che balza agli occhi è la potente affermazione della personalità di Pier Giorgio, con mille interessi, che si manifesta in lui proprio per la radicalità e la totalità con cui vive l’avventura cristiana".

Una vita breve, dunque, ma ricca di avvenimenti, incontri, scelte. E di cui non si conoscono fino in fondo implicazioni e connessioni. Così Sansonetti introduce il suo racconto con la descrizione accurata e vivida di un episodio poco noto: il breve arresto di Pier Giorgio insieme ad altri amici a Roma. Avvenuto nel  settembre 1921, durante una grande manifestazione della Gioventù Cattolica, difende la bandiera del suo circolo dall’assalto delle Guardie Regie, venendo arrestato. Dunque, non un assalto delle milizie fasciste, come molti inizialmente pensano, ma nel periodo del governo Bonomi, caratterizzato, come l’intero periodo post-unitario, da un violento atteggiamento anticlericale. L’autore, tra le altre cose, ha il merito di porre l’accento su questo aspetto molto, troppo trascurato o oscurato. Ecco come una “traccia” che indica Sansonetti per comprendere, senza pregiudizi e parzialità, questo capitolo della storia patria: “ Sicuramente il giovane Frassati ha ben presente, e ha fatto sua, la battaglia condotta da Pio IX qual che decennio addietro con il contestato Sillabo, l’elenco di 80 proposizioni – pubblicato insieme con l’Enciclica Quanta cura l’8 dicembre 1864, solennità dell’Immacolata Concezione – che descrivono il pensiero laicista di allora, e che il Pontefice marchigiano condanna in quanto le ritiene non conciliabili con la posizione cattolica; in particolare critica tutti i tentativi di negare alla Chiesa lo status di soggetto autonomo e liberamente presente nella società. Rispetto a un contesto che andava sempre più omologandosi in un’unica visione del mondo, papa Mastai-Ferretti dice con forza che i cattolici invece si differenziano, prendono le distanze, per salvaguardare l’originalità della propria esperienza. Il magistero del successore, Leone XIII, indicherà gli elementi principali di una proposta costruttiva da parte dei cattolici, in particolare con tre encicliche successive su questioni politiche e sociali”. Segue un capitolo davvero interessante fin dal titolo: “Distrutta l’unità religiosa dell’Italia, Le tante ombre dell’epopea risorgimentale”.

E avanzando nella ricostruzione dell’esistenza del giovane, futuro santo, e del  tempo in cui ha vissuto, un tempo complesso, oscuro certo, ma anche ricco di semi che germineranno negli anni a venire, si intuisce che la prospettiva in cui tutto si chiarisce, acquista forza, speranza. Quella descritta dallo stesso Frassati: “Che cosa sono questi pochi anni passati nel dolore in confronto all’eternità felice, dove la gioia non avrà misura e fine.”

Sono molte le iniziative, anche editoriali, per conoscere meglio Frassati e per entrare in sintonia con il suo spirito e il suo modello intramontabile. Anche i fumetti possono contribuire. Ed è infatti, il “ragazzo delle beatitudini”, il protagonista del volume Pier Giorgio Frassati. Verso l’alto, vincitore della XXI edizione del Premio Fede a Strisce, unico riconoscimento in Italia dedicato al fumetto con elementi religiosi. Il premio è stato assegnato da una giuria presieduta da padre Stefano Gorla, esperto di fumetti e per anni direttore del "Giornalino". Il volume, scritto dai coniugi Marie e Olivier Malcur e disegnato dal vicentino Marco Greselin, racconta con delicatezza e rigore la storia e il carattere di Pier Giorgio. Originariamente pubblicato in Francia da Éditions du Rocher, il libro è stato tradotto e proposto in Italia da Effatà Editrice (pagine 48, euro 15,00).


Vincenzo Sansonetti, Pier Giorgio Frassati. La gioia non avrà misura, Edizioni Ares, pp.216, euro 16

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