Il Vangelo per il Giubileo
“La felicità non è la via, ma la meta di ogni percorso umano”. Il giovane Karol Wojtyła,
Nel parco, il parco Galvani, accanto alla sede del Paff, curioso e fascinoso museo del fumetto, proprio nel cuore di Pordenone, i ragazzi delle scuole arrivano ordinatamente, si siedono sotto il gazebo allestito in uno dei tanti punti diffusi di Pordenonelegge, rassegna su libri, autori, creatività e amore per la lettura tra i più importanti in Italia e di richiamo internazionale. Ora l’appuntamento è con Antonia Arslan, invitata per onorare e celebrare i vent’anni appena compiuti da un suo libro davvero importante, “La masseria delle allodole”, grande successo a livello mondiale, anche grazie alla trasposizione cinematografica dei fratelli Taviani.
Il giovane Francesco, davanti a quel crocifisso, avverte con chiarezza di aver stabilito un autentico contatto con Dio Padre:
Potevano finire le avventure di Tretronchi, immaginario, ma neppure troppo, paese di ascendenza veneta
Nel silenzio assolato di un mattino estivo, che brucia l’ampia piazza senza ombre, si passa nella morbida penombra agitata da un pulviscolo dorato della cattedrale: davanti alla Madonna in trono con il suo Bambino dallo sguardo assorto il tempo e le distanze si annullano, esiste semplicemente un attimo di eternità.
Un timido e introverso impiegato,
Un detective dell'Inghilterra
“Sotto la Croce ho compreso le sorti del popolo di Dio…infatti oggi conosco molto meglio ciò che significa essere la sposa del Signore nel segno della Croce.
Resistere alle torture, alle privazioni, alle minacce, alla prigionia, alla solitudine, all’isolamento e infine affrontare la morte.
Bambini che pascolano le pecore in terre desolate e capita loro di incontrare una Bella Signora; soldati di ventura e cavalieri vaganti da una guerra all'altra che abbandonano vanghe e fucili, per mettersi a curare feriti e moribondi. Ragazze malate, eremite, missionarie, un seminarista che piuttosto che togliersi la vita preferisce affrontare la morte, una bambina ridotta in schiavitù che riceve la libertà dopo anni di sofferenze e di soprusi, per decidere poi di farsi suora…. Sono alcuni dei protagonisti di vite diventate straordinarie, segno concreto della presenza di Dio all’interno della storia e di cui leggiamo in “60 colori della Grazia”, edito da Ares, un libro che propone un viaggio tra le biografie (note e meno note) di donne e uomini che hanno seguito Dio, senza condizioni, con la loro umanità spesso ferita, ma capaci di offrirsi senza limiti.
Come ogni estate ritornano i vari tormentoni. Le vacanze a tutti i costi, i viaggi low cost, spiagge come allevamenti intensivi di polli, a duemila metri con le ciabattine da mare… e naturalmente i consigli di letture svuota-mente
Abbiamo tutti bisogno di misericordia, di essere amati e perdonati senza condizioni, solo per noi stessi. Se leggiamo la Divina Commedia entriamo proprio nel mondo della misericordia e del perdono senza fine. Lo pensa, lo dice, lo scrive da tanto tempo Franco Nembrini, insegnante, scrittore, esperto della didattica e dell’educazione, impegnato su tanti fronti, in nome della Bellezza e della Verità, alla ricerca di un senso autentico dell’esistenza. Ed è proprio di questo che hanno bisogno, anzi necessità impellente, i giovani ora. Basta considerare i sempre più numerosi episodi di cronaca nera, animati d auna violenza efferata che lascia senza fiato. O guardare le statistiche sui suicidi di giovani e giovanissimi, in crescita esponenziale.
Al principio c’è sempre lui, l’Anticristo.
Dopo la notte in processione, funestata da un tempo inclemente, con le luci delle torce “sostituite” da lampi e fulmini
All’uomo che alza spesso lo sguardo verso il cielo nasce nel cuore una vertigine, un senso di spaesamento
13 maggio 1917, Una piccola cittadina adagiata, rincantucciata, si potrebbe dire, nell’altopiano della Sierra de Aire, in Portogallo. Niente che evochi ricchezze o grandezze del passato se non, forse, l’eco leggendaria del nome: Fatima, dal nome della figlia del governatore arabo di Alcacer, della quale si era innamorato un cavaliere delle truppe di don Alfonso Henriques, discendente di una nobile famiglia della città di Ourem.
Ci vuole coraggio, un particolare coraggio, ad essere cristiani? Oggi, soprattutto? In molti risponderebbero di sì. Lo dice chiaramente il cardinale Paul Josef Cordes, che si è spento nel marzo scorso e che fino all’ultimo istante della sua vita terrena, dal suo letto d’ospedale, si è preoccupato di seguire le sorti dell’ultimo libro di cui si è occupato e che significativamente si è voluto intitolare proprio “il coraggio di essere cristiani”, operaimperniata, essenzialmente, sulla necessità di mettere Cristo al centro del messaggio della Chiesa .
Si comincia da qui, da quel Giona che viene inghiottito da una balena, dopo essere fuggito da Dio stesso. Giona, personaggio biblico atipico
Nella mattina del 28 aprile 1962 Gianna Beretta Molla lascia questa terra, una settimana dopo aver dato alla luce,