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Basilicata sacra: un altro cielo, dalla Madonna della Bruna alle chiese rupestri

Chi conosce la storia sacra di Matera o ha letto e visto in tv le vicende di Imma Tataranni magari, sa cosa è la festa della Madonna della Bruna che si celebra ogni anno il 2 luglio. Per la sua amatissima patrona, Matera organizza sempre delle celebrazioni in grande stile. Secondo la leggenda l’effige sacra è stata ritrovata sotto un albero da alcuni pastori. I materani erano convinti che il nome Bruna derivasse dal colore scuro dell’immagine della Madonna presente in duomo. Il restauro del quadro ha smentito questa tesi: l’opacità era dovuta al fumo delle candele accese. Il nome Bruna, probabilmente è stato scelto da Urbano VI nel momento stesso in cui ha proposto l’istituzione della festa (1389).

Ecco per conoscere meglio la storia sacra della Basilicata dal 3 settembre si può andare al Palazzo della Cancelleria a Roma dove fino al 24 settembre, è allestita la mostra “Basilicata sacra: un altro cielo”, un viaggio emozionante tra le radici spirituali, artistiche e popolari della Basilicata. L’iniziativa nasce dalla proficua collaborazione tra Regione Basilicata, APT Basilicata e Conferenza Episcopale di Basilicata, con il patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione, e si propone di accendere i riflettori sulla ricchezza di una terra attraversata da cammini di fede, custode di santuari e autentica cultura popolare.

Margherita Sarli, direttore dell' Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata spiega che  “Nell’anno del Giubileo non potevamo non richiamare l’attenzione su una terra intima come la Basilicata. La promozione della nostra terra passa attraverso l’incontro tra bellezza, spiritualità e racconto condiviso: ‘Basilicata sacra’ è l’invito a un’esperienza autentica, in cui arte, natura e fede dialogano restituendo un senso di pace e ospitalità unico nel panorama italiano.”

La mostra, che si sviluppa lungo quattro sale allestite con uno studio attento all’esperienza sensoriale, conduce il visitatore attraverso un percorso unico: dalla storia di incontri e contaminazioni culturali della Basilicata, ai suoi santi e beati nelle sale centrali, fino a una Via Crucis contemporanea animata da pittosculture suggestive, per concludersi con un’immersiva esperienza finale che invita a vivere un “altro cielo” spirituale, dove il pubblico entra da spettatore ed esce protagonista di un viaggio interiore capace di parlare all’anima di ciascuno.

“Abbiamo strutturato l’esposizione in un crescendo visivo e sensoriale, che possa portare alla piena comprensione del senso profondo della nostra fede. Questo concetto ha un solo equivalente in parola: emozione” spiega la curatrice Merisabell Calitri.

Don Antonio Laurita, consulente scientifico della Conferenza Episcopale della Basilicata per il Giubileo, aggiunge: “Basilicata Sacra vuole essere un invito a riscoprire, attraverso la fede e la cultura, quei luoghi dello spirito che sono fonte di pace e rinascita per il nostro popolo. Questa mostra rappresenta un’occasione per vivere la nostra tradizione con rinnovato senso di appartenenza e spiritualità.”

La cerimonia di inaugurazione del 3 settembre, alle ore 11, vedrà la presenza di importanti personalità del mondo istituzionale, artistico e religioso: Barbara Jatta, Direttore dei Musei Vaticani; Suor Rebecca Nazzaro, Direttrice Ufficio per la Pastorale del Pellegrinaggio Vicariato di Roma - Opera Romana Pellegrinaggi; Stefano Ziantoni, responsabile Rai Vaticano; il Cardinale Angelo De Donatis, Penitenziere Maggiore; il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, e l’Arcivescovo metropolita Mons. Davide Carbonaro.

In un momento storico in cui riaffermare le proprie radici e valorizzare il patrimonio culturale e spirituale è più che mai essenziale, “Basilicata sacra: un altro cielo” si propone come ponte tra tradizione e futuro, un’occasione per riscoprire la Basilicata non solo come luogo geografico ma come esperienza di vita e di cuore. Invitando ciascuno a lasciarsi attraversare dalla bellezza e dalla spiritualità di questa terra, la mostra apre una porta verso un altro cielo, un prezioso spazio di riflessione e rinascita dove ogni visitatore può sentirsi parte viva di una storia millenaria che continua a emozionare.

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