venerdì, dicembre 05, 2025 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Letture, la Bibbia istoriata di Padova in mostra con più di 800 "fumetti"

Immaginiamo una storia, che è vera ma sembra la trama avvincente di un best seller o di un film d’azione. Siamo nella seconda parte del Trecento, a Padova, durante il dominio della casata dei Carrara. La città è ricca ed è un centro di arte a livello internazionale.

Del resto, l’immenso Giotto qui ha fatto scuola. Viene commissionata un’opera eccezionale, una Bibbia istoriata, illustrata da miniature, ciascuna delle quali è di per se’ un piccolo capolavoro. L’impresa si preannuncia titanica, richiede moltissimi soldi e molto tempo per essere completata. miniatura è opera di artisti operanti presso la corte carrarese, fino al 1405, quando i signori vengono cacciati e Padova entrò nella Serenissima Repubblica di Venezia. Così finisce il tempo di Padova grande comune poi signoria.

Intanto, della Bibbia Istoriata, capolavoro di cui già si favoleggia,  si sono perse le tracce. Due porzioni staccate giungono sul mercato dopo secoli,  in epoca sette-ottocentesca. Ad assicurarsene una è la potente famiglia dei Silvestri, a Rovigo, grandi bibliofili oltre che collezionisti d’arte. Una  seconda parte viene acquistata  dal Duca di Sussex. I Silvestri lasciano  la loro intera biblioteca, e quindi anche la loro parte della Bibbia, all’Accademia dei Concordi; la Bibbia Sussex finisce invece alla British Library. Di eventuali ulteriori parti del manoscritto miniato nessuna traccia.

Una storia appassionante, che non è ancora finita e che ora si arricchisce di un nuovo capitolo, perché proprio a Padova si può visitare, con un grande senso di ammirazione, la  mostra “La Bibbia Illustrata Padovana. La città e i suoi affreschi”, allestito nel Salone dei Vescovi del Museo Diocesano fino al 19 aprile 2026. La mostra è resa possibile dal prestito eccezionalmente concesso dalla British Library della porzione lì custodita di quella che è una delle più celebri Bibbie illustrate medievali al mondo.

Per la prima volta sarà così possibile ammirare  tutte le 871 vignette della preziosa opera in due parti, quella appunto custodite a Londra e quella che è  patrimonio della Accademia dei Concordi di Rovigo.

È un evento culturale atteso e difficilmente ripetibile. La riunione delle due parti conosciute della Bibbia Istoriata Padovana è stata suggerita e promossa dalla Fondazione Cariparo, che ha chiesto e ottenuto la determinante collaborazione delle due Istituzioni che la custodiscono.

Grazie alla collaborazione della Diocesi di Padova e del Vescovo monsignor Claudio Cipolla, ad accogliere la Bibbia così riunita è una sede appropriata, ossia il Salone dei Vescovi – oggi compreso nel Museo Diocesano.

Ma cosa rende unica la Bibbia Istoriata Padovana? In questo racconto miniato si intrecciano strettamente le vicende bibliche e la quotidianità di una città sul finire del Trecento.  Le sue straordinarie immagini  sono tali che rendono il testo quasi didascalico. Infatti vi si legge spesso  il testo:  “Como qui si è depento”, in un certo senso come in un fumetto ante litteram. Una Bibbia per immagini, dunque. La lingua usata è il  volgare con inflessioni venete e padovane, un esempio raro, dato che le Bibbie di quell'epoca erano soprattutto in lingua latina. La porzione del manoscritto miniato conservata a Rovigo contiene l’incipit del sacro testo, ovvero la Genesi, oltre alla storia di Ruth. Quella londinese riporta la parte centrale del Pentateuco (Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio) e il libro di Giosuè.

Nel salone dei Vescovi le due parti della Bibbia si potranno ammirare affiancate. A precederle, nel percorso espositivo, una sala immersiva dove si può rivivere  l’ambiente storico ed artistico della Padova del Trecento. Anni incredibili, con le presenze di Giotto, di Giusto de’ Menabuoi, e tanti altri grandissimi, senza contare  la presenza del il maggiore poeta del momento, Francesco Petrarca.

In ogni caso, quella della Bibbia patavina, come rilevato, è una storia che contiene in se mistero, passione, rocambolesche avventure. E non è l’unica, in questo senso. Basterebbe leggere quanto racconta Margaret Leslie Davis in un suo saggio che si legge come un romanzo, in cui descrive le “avventure” di  uno dei libri più preziosi al mondo, ossia una delle copie  della Bibbia stampata da Johann Gutenberg alla metà del Quattrocento e sopravvissute fino a noi, la cosiddetta Numero 45. 

Margaret Leslie Davis, La Bibbia scomparsa. L'incredibile viaggio di un libro,  Mondadori editore, pp.255, euro 22,80

 

 

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