domenica, maggio 05, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Il Papa, “è comune la tentazione di approfittare di attività buone per illeciti”

Papa Francesco affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico per la recita dell'Angelus

Non fate della casa del Padre mio un mercato”. Sono le parole di Gesù nello scacciare i mercanti dal tempio a rappresentare la chiave della consueta introduzione del Papa alla preghiera dell'Angelus. Perché quelle parole – dice il Papa – “ci aiutano a respingere il pericolo di fare della nostra anima, che è la dimora di Dio, un luogo di mercato, vivendo nella continua ricerca del nostro tornaconto invece che nell’amore generoso e solidale”.

Il Vangelo del giorno racconta l’episodio in cui Gesù scaccia i venditori dal tempio di Gerusalemme. Una azione “decisa” – ricorda Papa Francesco -, compiuta “aiutandosi con una sferza di cordicelle”, e compiuta “in prossimità della Pasqua”, che suscitò “grande impressione nella folla e l’ostilità delle autorità religiose e di quanti si sentirono minacciati nei loro interessi economici.”

Papa Francesco sottolinea che non si trattò di una azione violenta, e infatti “non provocò l’intervento dei tutori dell’ordine pubblico”, ma fu intesa “come una azione tipica dei profeti, i quali spesso denunciavano, in nome di Dio, abusi ed eccessi”.

Come interpretare quel gesto? I discepoli “utilizzarono un testo biblico”, il salmo 69 che afferma “lo zelo per la tua casa mi divorerà”, una “invocazione di aiuto in una situazione di estremo pericolo a causa dell’odio dei nemici”, ricorda il Papa. Ed è – aggiunge – la “situazione che Gesù vivrà nella sua passione: lo zelo per il Padre e per la sua casa lo porterà fino alla croce”.

Non si tratta di “servire Dio mediante la violenza”, ma è lo “zelo dell’amore che porta al sacrificio di sé”. Si pone il tema dell’autorità: chi è Gesù per fare queste cose? Come prova della sua autorità, Gesù fornisce proprio la sua morte e resurrezione, nel momento in cui dice: “Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere”.

Con la Pasqua di Gesù – annota il Papa – “inizia un nuovo culto, il culto dell’amore, e un nuovo tempio che è lui stesso.”

Ma cosa insegna questa pagina evangelica? Prima di tutto – sottolinea Papa Francesco – “a vivere la nostra vita non alla ricerca dei nostri vantaggi e interessi, ma per la gloria di Dio che è l’amore”. 

"È molto brutto - chiosa Papa Francesco - quando la Chiesa scivola su questo atteggiamento di fare della casa di Dio un mercato."

L’insegnamento di Gesù di non fare della “casa del Padre un mercato” è sempre attuale – aggiunge il Papa – e vale per tutti, dalle comunità ecclesiali alle comunità civili, per i singoli e la società. Perché “la tentazione di approfittare di attività buone, a volte doverose, per coltivare interessi privati, se non addirittura illeciti”.

Si tratta di “un pericolo grave, specialmente quando strumentalizza Dio stesso e il culto a Lui dovuto, oppure il servizio all’uomo, sua immagine”. Ed è per questo – conclude il Papa – che “Gesù quella volta ha usato le maniere forti, per scuoterci da questo pericolo mortale”.

 

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