venerdì, maggio 03, 2024 Donazioni
Un servizio di EWTN News

Papa Francesco, la carità non è frutto di strategie ma dell'incontro con Gesù

Che significa “rimanere con il Signore”? Papa Francesco lo ha spiegato nella breve riflessione prima della recita del Regina Coeli in Piazza San Pietro. Significa “ trovare il coraggio di uscire da noi stessi, dalle nostre comodità, dai nostri spazi ristretti e protetti, per inoltrarci nel mare aperto delle necessità degli altri e dare ampio respiro alla nostra testimonianza cristiana nel mondo”.

Un coraggio che “nasce dalla fede nel Signore Risorto e dalla certezza che il suo Spirito accompagna la nostra storia”. E frutto della comunione è la carità verso il prossimo, e l’amore per i “fratelli con abnegazione di sé, fino alle ultime conseguenze, come Gesù ci ha amato”.

Un dinamismo che non è frutto “di strategie, non nasce da sollecitazioni esterne, da istanze sociali o ideologiche, ma dall’incontro con Gesù e dal rimanere in Gesù”.

Essere intimi con Gesù, spiega il Papa, è quello che hanno fatto i Santi “che hanno vissuto in pienezza la vita cristiana e la testimonianza della carità, perché sono stati veri tralci della vite del Signore”.

E tutti sono chiamati alla santità in ogni azione e momento della vita. “Ci sia di aiuto Maria, - ha concluso il Papa- Regina dei Santi e modello di perfetta comunione con il suo Figlio divino. Ci insegni Lei a rimanere in Gesù, come tralci alla vite, e a non separarci mai dal suo amore. Nulla, infatti, possiamo senza di Lui, perché la nostra vita è Cristo vivo, presente nella Chiesa e nel mondo”.

Il Papa ha ricordato la beatificazione di  Anna Chrzanowska, ieri a Cracovia “fedele laica, che dedicò la sua vita a curare gli ammalati nei quali vedeva il volto di Gesù sofferente. Rendiamo grazie a Dio per la testimonianza di questa apostola degli infermi e sforziamoci di imitarne l’esempio”.

Un pensiero anche “l’esito positivo del Summit Inter-coreano di venerdì scorso e il coraggioso impegno assunto dai Leader delle due Parti a realizzare un percorso di dialogo sincero per una Penisola Coreana libera dalle armi nucleari. Prego il Signore perché le speranza di un futuro di pace e più fraterna amicizia non siano deluse, e perché la collaborazione possa proseguire portando frutti di bene per l’amato popolo coreano e per il mondo intero”.

Il Papa ha pregato poi per i sacerdoti uccisi in Nigeria, e ha chiesto a Dio di sostenere quella comunità per ritrovare la serenità e la pace. 

Dopi i saluti ai gruppi presenti, il Papa ha dato appuntamento a tutti i fedeli per il  1° maggio: “nel pomeriggio inizierò il Mese Mariano con un pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Divino Amore. Reciteremo il Rosario, pregando in particolare per la pace in Siria e nel mondo intero. Invito ad unirsi spiritualmente e a prolungare per tutto il mese di maggio la preghiera del Rosario per la pace”.

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