“Davanti alla constatazione di un mondo segnato da indifferenza, violenza, egoismo e pessimismo, è utile domandarsi oggi se esso non soffra di una mancanza di carità, sia nei cuori sia nelle relazioni con Dio e con gli altri”. Sono le parole di Papa Francesco ai Membri dell’Associazione “Pro Petri Sede” convenuti a Roma in occasione dell’annuale pellegrinaggio alla tomba di San Pietro.
Vivete sull’esempio di san Marone, guardando “a quella forma di vita che non si accontenta di una fede moderata e discreta, ma avverte il bisogno di andare oltre, di amare con tutto il cuore. Vite povere agli occhi del mondo, ma preziose per Dio e per gli altri. È attingendo a queste sorgenti pure che il vostro ministero sarà acqua buona per gli assetati di oggi”. Lo ha detto il Papa, ricevendo in udienza stamane la Comunità del Pontificio Collegio Maronita in Roma.
Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata dal Vescovo di Cefalù, Monsignor Vincenzo Manzella, e ha chiamato a succedergli Monsignor Giuseppe Marciante, finora Vescovo Ausiliare di Roma per il Settore Est.
“Noi digiuniamo, noi siamo cattolici, pratichiamo; io appartengo a quella associazione, noi digiuniamo sempre, facciamo penitenza. Ma digiunate con coerenza o fate la penitenza incoerentemente come dice il Signore, con rumore, perché tutti la vedano, e dicano: ma che persona giusta, che uomo giusto, che donna giusta. Questo è un trucco; è truccare la virtù”. E’ quanto ha detto il Papa nell’omelia della Messa mattutina a Santa Marta.
È stato prima a colloquio con il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e poi con l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, “ministro degli Esteri” della Santa Sede. Ryadh al Maliki, ministro degli Esteri dello Stato di Palestina, è arrivato appositamente a Roma per parlare della questione palestinese. Con una richiesta specifica: che la Santa Sede organizzi una conferenza, riunisca varie confessioni religiose, per riaffermare che Gerusalemme deve essere prima di tutto una città aperta per tutte le religioni. ACI Stampa lo incontra con pochi altri giornalisti nella sede dell’Ambasciata di Palestina presso la Santa Sede, aperta lo scorso giugno.
“Il pensiero che anche quaggiù come davanti al Signore ciò che vale veramente e soprattutto, non è la forza delle spade o dei cannoni, la forza di ciò che è materia, è peso, ma la forza della giustizia innanzi al cielo ed alla terra, la forza del diritto, e insieme della umana e divina fraternità degli uomini, il senso dell’onore. In queste cose sta il progresso verace degli individui e delle nazioni”.
Cento rintocchi di campane in tutto il Paese, per celebrare i cento anni di indipendenza. La Lituania festeggia oggi una storia che poi è stata interrotta dalla dominazione sovietica, ma che ha avuto una continuità fortissima: la Chiesa cattolica. Lo racconta ad ACI Stampa l’arcivescovo Gintaras Grusas di Vilnius, in attesa dell’annuncio di un viaggio papale nelle Repubbliche Baltiche che potrebbe presto arrivare.
Viene inaugurata solennemente oggi in Egitto nel villaggio di Al Our, a circa 250 km a sud del Cairo, la chiesa copta dedicata ai 21 martiri uccisi dai fondamentalisti islamici dell’ISIS nel 2015 in Libia.
Qual è lo stile sacerdotale giusto? Ognuno deve cercarlo.
In un messaggio firmato dal Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, Papa Francesco fa avere all’arcivescovo di Miami Thomas Gerard Wenski il cordoglio per la strage avvenuta a Parkland, in Florida, dove un ex studente ha aperto il fuoco in un liceo causando 17 morti.
Non c’è ancora l’annuncio della Messa che Papa Francesco celebrerà il prossimo Giovedì Santo, che in genere Papa Francesco celebra in una struttura di persone marginalizzate. Per il resto, è stato completamente reso noto il calendario delle celebrazioni liturgiche per i mesi di marzo e di aprile.
Un piccolo prete si aggirava portando la SS. Eucarestia ad un ammalato per piazza Mazzini a Roma. Quell'uomo, dall'aria dimessa e semplice, si chiamava don Antonio Gallo.
Pubblicato questa mattina il nuovo motu proprio di Papa Francesco "Imparare a congedarsi", per regolare la rinuncia, a motivo dell'età, dei titolari di alcuni uffici di nomina pontificia.
È Basilica Pontificia da 50 anni, San Nicola di Bari. Ad elevarla a quel rango fu Papa Paolo VI, con la Costituzione Apostolica “Basilicae Nicolaitanae”. Una decisione presa – si legge nella Costituzione – “poiché la Basilica di San Nicola ha importanza non solo per l’intera città, ma anche per quasi tutta la cattolicità, in quanto ha contribuito in ogni tempo a dare impulso al movimento ecumenico”.
Dal momento della mia elezione "ho provato molta pace. E fino ad oggi quella pace non mi ha lasciato. È un dono del Signore, di cui sono grato. E davvero spero che non me lo tolga. Le cose che non mi tolgono la pace, ma sì mi addolorano, sono i pettegolezzi: mi rattristano. Accade spesso nei mondi chiusi. Quando accade in un contesto di sacerdoti o di religiosi, a me viene da chiedere: ma come è possibile? Vuoi finire come uno scapolone pettegolo?". Lo ha detto il Papa nel dialogo - riportato da Padre Antonio Spadaro - con i suoi confratelli gesuiti in Cile, lo scorso 16 gennaio, e in Perù, lo scorso 19 gennaio. I testi - le cui anticipazioni sono state diffuse in queste ore - saranno pubblicati nel numero de La Civiltà Cattolica in uscita sabato.
Con la processione dalla Basilica di Sant’Anselmo fino a quella di Santa Sabina, dove ha presieduto la Messa ed imposto le Ceneri, Papa Francesco ha dato il via alla Quaresima nel giorno del Mercoledì delle Ceneri attraverso la forma delle Stazioni romane.
I cardinali rimasero male quando Sisto V nel 1586 decise di andare a celebrare il Mercoledì delle Ceneri a Santa Sabina. Nel Cinquecento le messe papali si celebravano solo in Vaticano e spesso da un cardinale alla presenza del Papa.
“Cirillo e Metodio costituiscono un esempio classico di ciò che oggi si indica col termine “inculturazione”: ogni popolo deve calare nella propria cultura il messaggio rivelato ed esprimerne la verità salvifica con il linguaggio che gli è proprio.
Come sanno tutti, e non solo i fidanzati, il culto e la memoria di San Valentino sono innegabilmente legati alla città e alla diocesi di Terni. Ricco e articolato è il programma che l’amministrazione cittadina e la curia vescovile hanno approntato anche quest’anno per onorare il Santo degli innamorati nel giorno della sua festa, il 14 febbraio.
“Rendiamo visibile l’amore di Dio tra di noi”. Nel messaggio per la Campagna di Fraternità 2018, promosso dalla Conferenza Episcopale del Brasile, Papa Francesco chiede pace e riconciliazione a partire dai piccoli gesti quotidiani, perché “il perdono delle offese è un imperativo per tutti noi”.