“L’Ordinazione di un Vescovo è sempre un momento di speciale significato per la Chiesa e motivo di letizia. Vi si esprime la consapevolezza della Chiesa, che sa di essere custodita e amata dal suo Signore, vi si celebra la sua universalità e il suo radicarsi in un determinato luogo, la sua novità di vita e la sua piena continuità con le origini, con la prima comunità cristiana”. Lo ha detto il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin nell’omelia della Messa di ordinazione episcopale di Monsignor Marco Mellino, nominato dal Papa   Segretario Aggiunto del Consiglio dei Cardinali per la riforma della Curia Romana. 

“I Vescovi ricevono dunque - ha ricordato Parolin nella celebrazione di sabato scorso ad Alba - l’incarico di annunciare con autorevolezza il Vangelo, di santificare il Popolo di Dio mediante i sacramenti, i sette gesti salvifici che Gesù ha donato, e di guidare alla salvezza il gregge con l’esempio di una vita sobria, casta, umile ed obbediente, adottando le decisioni necessarie a far crescere la comunità, a rinsaldarne la comunione, a proteggerla da chi invece vorrebbe disperderla o metterla in pericolo”.

Il Segretario di Stato ha augurato a Monsignor Mellino “di essere sempre Vescovo secondo il cuore di Cristo, imitatore della sua affabilità e bontà, cordiale e generoso, con una fermezza unita alla mansuetudine, affinché le persone a te affidate riconoscano in te un riflesso della misericordia e della bontà di Dio”.