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Papa Francesco, “agire sul cambiamento climatico con onestà, coraggio e responsabilità”

Il Papa invia un videomessaggio al Climate Action Summit, che si tiene a New York a margine dell’assemblea generale delle Nazioni Unite

Papa Francesco, videomessaggio | Papa Francesco durante un videomessaggio | Vatican News / YouTube Papa Francesco, videomessaggio | Papa Francesco durante un videomessaggio | Vatican News / YouTube

Onestà, coraggio e responsabilità sono le tre parole chiave per affrontare il tema del cambiamento climatico: lo dice Papa Francesco in un videomessaggio inviato ad Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, in occasione del Climate Action Summit, il summit di azione sul clima, in programma il 23 e 24 settembre.

Il Climate Action Summit 2019 è il vertice mondiale per il clima dell’Onu, e ha l’obiettivo di fare il punto sugli sforzi effettuati per contrastare la crisi climatica a quasi quattro anni dalla sottoscrizione dell’Accordo di Parigi.

Il Papa ringrazia per l’incontro, sottolinea che gli impegni presi dagli Stati dopo l’accordo di Parigi del 2015 (cui la Santa Sede partecipò con una delegazione di alto livello, guidata dal Cardinale Pietro Parolin) sono ancora “deboli”, e che si è ancora lontani dal raggiungere gli obiettivi.

Papa Francesco mette in luce che, al “di là di tante iniziative, non tanto dei governi, ma anche della società civile”, è necessario “chiedersi se ci sia davvero una volontà politica di destinare più risorse umane, finanziarie e tecnologiche allo scopo di mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico e di aiutare le popolazioni più povere e vulnerabile”, che sono quelle che soffrono di più”.

Per questo, il Papa delinea le qualità di “onestà, responsabilità e coraggio” per cercare un modello di progresso “capace di porre l’economia al servizio della persona umana, costruire la pace e proteggere l’ambiente”.

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Vero, aggiunge il Papa, “la situazione non è buona e il pianeta sta soffrendo”, ma “la finestra delle opportunità è ancora aperta” e “siamo ancora in tempo”. Per questo – conclude Papa Francesco “non chiudiamo la finestra delle responsabilità”.