Preghiamo per i cristiani del Medio Oriente che stanno “soffrendo una persecuzione quotidiana”. Lo avevano detto insieme Papa Francesco e Mar Dinka IV, Patriarca ortodosso della Chiesa Assira d’Oriente lo scorso 2 ottobre in Vaticano. Oggi la notizia della morte del Patriarca che era in cura negli Stati Uniti.

Dinkha Khanania, questo il suo nome di nascita, era iracheno, nato nel 1936, battezzato nella chiesa di Mar Qaryaqos nel villaggio di  Darbandokeh. Il 15 luglio 1957 è stato ordinato sacerdote e nominato ministro Urmia, Iran. Durante la sua permanenza in Iran, dicono le biografie, ha fondato un seminario e sostenuto la cultura assira e l'ecumenismo. Dopo l'assassinio di Mar Eshai Shimun XXIII, la Chiesa d'Oriente aveva urgente bisogno di ripristinare la sua leadership. Nel 1976, i prelati della Chiesa convocata a Londra, per eleggere un nuovo Catholicos Patriarca, scelsero Dinkha che venne consacrato il 17 ottobre 1976 a Londra nella Chiesa di San Barnaba. Mar Dinkha IV divenne il successore alla Sede Apostolica di Seleucia Ctesifonte. Dinka ha vissuto i conflitti tra Iran e Iraq e la “arabizzazione in Iraq”,  la guerra del Golfo e le sanzioni contro l'Iraq e la diaspora dei cristiani di rito assiro della regione. In molti si sono spostati negli Stati Uniti. Nel 2005, il Patriarca aveva avuto colloqui con il presidente del Kurdistan iracheno Massoud Barzani per un rientro nelle sede apostolica di Ankara nel nord dell‘ Iraq. Il 15 luglio 2007 Mar Dinka ha festeggiato i 50 anni di sacerdozio nella cattedrale di San Giorgio a Chicago. Dinkha ha fatto dell'ecumenismo una priorità durante il suo regno, così come la difesa del  popolo assiro. Dinkha ha incontrato Papa Giovanni Paolo II subito dopo l'elezione del Papa nel 1978 e ha fatto la sua prima visita in Vaticano nel 1984. I due hanno continuato a riunirsi in modo informale. Dopo la decisione del Santo Sinodo della Chiesa assira dell'Oriente di avere migliori relazioni con la Chiesa cattolica romana nel 1994, Dinkha ha accettato una dichiarazione comune cristologica con la Santa Sede. Il 29 novembre 1996, Dinkha firmato un accordo di cooperazione con il Patriarca di Babilonia dei Caldei.

La Chiesa d'Oriente è membro del Consiglio Mondiale delle Chiese sin dal 1948 e Dinkha ha usato questa appartenenza come veicolo per l'ecumenismo. Il Patriarca ha anche cercato di togliere il ruolo politico della carica di Catholicos Patriarca far diventare sempre più universale la Chiesa Assira. Nell’incontro in Vaticano dell’ ottobre scorso Papa Francesco aveva ricordato le sofferenze della Chiesa Assira:  “Quanti nostri fratelli e sorelle stanno soffrendo una persecuzione quotidiana! Quando pensiamo alla loro sofferenza, ci viene spontaneo andare al di là delle distinzioni di rito o di confessione: in essi è il corpo di Cristo che, ancora oggi, viene ferito, colpito, umiliato. Non vi sono ragioni religiose, politiche o economiche che possano giustificare ciò che sta accadendo a centinaia di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti. Ci sentiamo profondamente uniti nella preghiera di intercessione e nell’azione di carità verso queste membra del corpo di Cristo che stanno soffrendo”. Il Papa ha ricordato la Dichiarazione Cristologica comune sottoscritta proprio da Mar Dinkha e da San Giovanni Paolo II: “ha costituito una pietra miliare del nostro cammino verso la piena comunione”.