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Dar al-consul, la Casa del Console torna ad essere uno spazio per i cristiani

Un complesso di epoca romana restaurato dalla Custodia di Terra Santa a Gerusalemme per dare nuove opportunità ai giovani

Dar al consul, le immagini dell'inaugurazione  |  | PGPO/CTS
Dar al consul, le immagini dell'inaugurazione | | PGPO/CTS
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Dar al consul, le immagini dell'inaugurazione | | PGPO/CTS
Dar al consul, le immagini dell'inaugurazione  |  | PGPO/CTS
Dar al consul, le immagini dell'inaugurazione | | PGPO/CTS
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Dar al consul, le immagini dell'inaugurazione | | PGPO/CTS

La storia recuperata grazie a recenti scavi racconta che il complesso di Dar al-Consul nel cuore della Città Santa di Gerusalemme potrebbe avere origini bizantine e addirittura romane nella parte Est del Cardo Massimo. Forse a costruirlo è stato l’imperatore Adriano nel 132-135. Poi divenne un’area commerciale e nel  XVI secolo sarebbe diventato una fabbrica di sapone. Nel XIX secolo, l’edificio sarebbe stato trasformato in scuderia, prima di passare nelle mani del Patriarcato Latino di Gerusalemme nel 1882, che lo trasferì poi alla Custodia di Terra Santa. 

Questo incredibile edificio oggi è stato completamente ristrutturato. Il nome stesso ‘Dar al-Consul’ in arabo significa infatti ‘Casa del Console’.  Dar al-Consul ospita oggi ai piani superiori diversi appartamenti, destinati alla comunità cristiana locale, oltre che un vasto spazio al pian terreno, completamente rinnovato grazie alla Custodia di Terra Santa. 

I lavori sono iniziati nel 2013 quando la forte umidità e l’usura del tempo avevano messo in difficoltà chi ci abitava. Grazie al supporto dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e grazie alla collaborazione dell’Alquds University, Dar al-Consul ha un volto nuovo e un progetto ambizioso per il suo futuro, che vede coinvolta la comunità locale e non solo.

Ora il futuro del complesso è aperto all’ accoglienza di pellegrini ed ad una spazio per i giovani, perché possano formarsi, ma anche perché possa essere un centro turistico, uno spazio museale, una libreria o un’area per negozi o ristoranti, creando così opportunità lavorative per i cristiani locali. Nello stesso tempo diventerà anche un centro di formazione professionale, che offra ai giovani locali servizi di orientamento al lavoro, che funga da incubatore di start-up o da spazio di co-working. 

Sven Kuhn von Burgsdorff, Capo Delegazione dell’Unione Europea all’inaugurazione ha detto: “Sarà un posto per i giovani palestinesi che cercano di trovare la loro strada e vivono in una realtà dura e difficile. Questo posto fornirà servizi ai giovani, ma anche ai visitatori e pellegrini”. 

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Dar al-Consul è come vivere in un film che aiuta a scoprire il passato della città vecchia di Gerusalemme. Non si tratta di “semplici pietre” della Terra Santa, ma parla del futuro.Il Custode di Terra Santa ha sottolineato anche l’importanza di preservare le case dei cristiani locali che abitano a Dar al-Consul, per mantenere la presenza cristiana nella città vecchia, che insieme a quella musulmana ed ebraica costituisce l’identità di Gerusalemme.

Oltre al Custode di Terra Santa Fr. Francesco Patton, erano presenti alcuni importanti partner del progetto, nelle persone del Dr. Sven Kuhn von Burgsdorff, Capo Delegazione dell’Unione Europea, del Dr. El-Sahakra, Capo Paese del programma UN-Habitat, e del Dr. Imad Al Khatib, Vice Presidente degli affari di Gerusalemme per l’Alquds University.