“Ogni giubileo ci ricorda che siamo pellegrini in questo mondo: che non siamo padroni della terra – e tanto meno del cielo – ma siamo incaricati di coltivare e custodire questo giardino nel quale Dio ci ha posti”. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando nella Basilica Vaticana i Rappresentanti dell’Aeronautica Militare Italiana, a conclusione del Giubileo Lauretano nel centenario della proclamazione della Madonna di Loreto quale Patrona di tutti gli aeronauti.

“Contemplare il cielo – ha sottolineato Francesco - ci apre agli spazi sconfinati; ci fa sentire piccoli e nello stesso tempo pensati, ricordati da Colui che ha creato l’universo, una realtà che non finisce mai di stupirci via via che la scopriamo con strumenti di osservazione sempre più potenti”.

Il Papa ha poi ricordato che l’uomo è stato creato per volare in senso spirituale. “Volate alto! Non seguite – è stato l’invito del Pontefice - il vostro egoismo che vi porta a chiudervi; apritevi a Dio e agli altri, date spazio alla gratuità, al servizio, alla magnanimità, e la vostra vita prenderà il volo”.

Per l’Aeronautica Militare “volare alto – ha concluso il Papa - significa essere operatori di pace, servire la pace sia nelle missioni in volo sia nei servizi a terra, sia in patria sia fuori, in zone di conflitto. La Santa Casa di Loreto ci ricorda che, dovunque siamo, abbiamo una casa che custodisce le nostre radici cristiane; e abbiamo una Madre che veglia su di noi. La casa è la Chiesa e la Madre è Maria. Da Lei impariamo soprattutto l’umiltà, che è la via che conduce al Cielo”.