“Nella ricorrenza del sessantesimo anno da quando apparve l’Immacolata Vergine Madre, sappiamo che per commemorare il fausto evento era tuo desiderio protrarre per tutto l’anno il sacro gaudio se non si fosse frapposta la terribile calamità della guerra. Ora però che per benevolenza e grazia di Dio le armi tacciono, sembra opportuno che celebriate la prossima ricorrenza della Apparizione con particolare solennità”. Così scriveva Benedetto XV il 20 gennaio 1919 al Vescovo di Tarbes e Lourdes Monsignor Schoepfer nella Lettera Quum Annus Compleretur in occasione del 60/mo anniversario dell’apparizione della Vergine.

Il Papa ricordava i tanti miracoli fino ad allora avvenuti a Lourdes, guarigioni fisiche e spirituali. “È doveroso – sottolineava - rivolgere molti ringraziamenti alla beatissima Vergine per tutta questa dovizia di benefìci, che sono da ascrivere alla Sua intercessione presso Dio: e ai Suoi doni deve essere attribuito anche il fatto che, deposte le armi, la speranza di una pacifica riconciliazione si sia accesa nel mondo poiché Ella ha partorito il Signore Gesù  Principe della Pace ed è madre amorosissima del genere umano”.

Bisogna continuare a pregare – insisteva il Papa – “affinché si consolidi quella pace che è attesa da ogni persona onesta e che, associata a giustizia e moderazione, rafforzi i vincoli di carità cristiana tra tutti i popoli”.

Pertanto Benedetto XV decideva di concedere per l’11 febbraio e per i singoli giorni anniversari delle altre apparizioni della Vergine Immacolata “l’Indulgenza Plenaria  a tutti coloro che, dopo essersi confessati e confortati con la Santissima Eucarestia, entreranno nella Chiesa di Lourdes; vogliamo che alle stesse condizioni fruiscano di uguale indulgenza coloro che parteciperanno, presso la Basilica di Lourdes, ai solenni pellegrinaggi che nell’anno in corso verranno intrapresi”.