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Papa Francesco: una videoconferenza con i giovani cattolici russi

Papa Francesco ospite in videoconferenza al Festival della gioventù cattolica in Russia

Il Papa in videoconferenza |  | EWTN Il Papa in videoconferenza | | EWTN

Nella chiesa della Visitazione a San Pietroburgo si è tenuto ieri il decimo incontro nazionale dei giovani cattolici della Russia. E c’era un ospite speciale, Papa Francesco, per un “video incontro”.

Erano presenti oltre 350 giovani cattolici russi, provenienti da 54 città della Federazione e accompagnati dai cinque vescovi, da sacerdoti, religiosi e religiose responsabili della pastorale giovanile.

Il tema dell’incontro, che continuerà con catechesi e incontri e si concluderà il 27 agosto, è stato quello della Giornata mondiale della gioventù di Lisbona – “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39) – come anche lo schema del programma ( i Rise up per esempio).

Durante l’incontro le testimonianze di alcuni giovani, un discorso del Papa, e poi qualche domanda e risposta con il Pontefice.

“Per favore che la Chiesa non sia una dogana, dove si seleziona chi passa e chi no”, ha detto il Papa nel suo discorso pronunciato in spagnolo e riportato in parte dall’Agenzia Fides.

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In attesa oggi del testo ufficiale, l’arcidiocesi della Madre Di Dio di Mosca fa sapere che il Papa ha sottolineato ai giovani presenti l’importanza di comprendere la vocazione ricevuta da Dio da ogni persona; il modo in cui l’amore di Dio apre agli altri, rendendo la Chiesa aperta a tutti. Ha anche invitato giovani e anziani a costruire un’alleanza tra generazioni per il bene dei popoli.

Le risposte alle domande poste dai giovani russi sono state invece in italiano. Diplomazia durante un conflitto e matrimoni tra diverse confessioni religiose, sono stati questi i temi principali, sempre riportati dall'agenzia Fides.

“La diplomazia va avanti seguendo una strada: una strada dove l'unità è superiore al conflitto - ha detto il Papa rispondendo alla domanda sulla diplomazia e conflitto - La vera diplomazia non ha paura dei conflitti, ma non li sottolinea: prende i conflitti e con i conflitti va avanti, tramite il dialogo e la preghiera. Capire la posizione dell’altro e anche limitare gli errori. Non è facile la diplomazia. Tanto bene fanno all’umanità i bravi diplomatici. Un mestiere per niente facile, ma molto fecondo. E questo sia con la situazione ucraina sia con altri Paesi. Sempre la diplomazia costruisce, non distrugge”, ha detto il Papa ai giovani cattolici russi.

Sul matrimonio il Pontefice ha risposto: "Io conosco matrimoni che sono cosi': non solo fra cattolici e ortodossi, ma anche fra cristiani di altre confessioni. E vanno avanti con buona volonta', perche' amano il Signore. E' importante la sincerita', prima di tutto verso il Signore".

Successivamente la Sala stampa della Santa Sede ha pubblicato il testo pronunciato da Papa Francesco in lingua spagnola. "Quando Dio chiama, non possiamo rimanere seduti. Alzarci e in fretta, perché il mondo, il fratello, il sofferente, colui che sta accanto e non conosce la speranza di Dio ha bisogno di riceverlo, ha bisogno di ricevere la gioia di Dio. Mi alzo in fretta per portare la gioia di Dio. Questa è la prima idea: siamo chiamati e in uscita", ha detto il Papa.

"Cari giovani, non voglio fare una predica lunga. Vi invito a essere costruttori di ponti. Costruttori di ponti tra le generazioni, riconoscendo i sogni di coloro che vi hanno preceduto nel cammino. L’alleanza tra le generazioni mantiene viva la storia e la cultura di un popolo. Auguro a voi, giovani russi, la vocazione di essere artigiani di pace in mezzo a tanti conflitti, in mezzo a tante polarizzazioni che ci sono da tutte le parti, che affliggono il nostro mondo. Vi invito a essere seminatori, a spargere semi di riconciliazione, piccoli semi che in questo inverno di guerra non germoglieranno per il momento nel terreno ghiacciato, ma che in una futura primavera fioriranno. Come ho detto a Lisbona: abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni. Sostituire le paure con i sogni. Sostituite le paure con i sogni. Non siate amministratori di paure ma imprenditori dei sogni. Concedetevi il lusso di sognare alla grande!", ha concluso il Pontefice.

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pezzo aggiornato alle ore 11.33