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Nicaragua, arrestato un sacerdote. La repressione contro la Chiesa continua

Il mese scorso infine il governo del Nicaragua aveva revocato lo status giuridico della Compagnia di Gesù

Il vescovo Rolando Alvarez - Diocesi di Matagalpa |  | Il vescovo Rolando Alvarez - Diocesi di Matagalpa Il vescovo Rolando Alvarez - Diocesi di Matagalpa | | Il vescovo Rolando Alvarez - Diocesi di Matagalpa

La repressione del regime del Nicaragua contro la Chiesa Cattolica non conosce sosta. Venerdì scorso la polizia locale ha arrestato Padre Osman José Amador Guillen, 36 anni, della diocesi di Estelí. Secondo quanto si apprende il sacerdote è stato arrestato durante una riunione in cattedrale insieme ad altri confratelli.

Nei giorni scorsi il sacerdote aveva chiesto ai fedeli di pregare per il Vescovo di Matagalpa, Monsignor Rolando Alvarez, condannato dal regime a 26 anni di carcere.

La Chiesa Cattolica è finita nel mirino del governo Ortega, presidente dal 2007: Monsignor Alvarez è stato condannato a 26 anni di carcere con l’accusa di cospirazione volta a minare l'integrità nazionale e per propagazione di notizie false attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione a danno dello Stato del Nicaragua.

Nel corso degli ultimi mesi il governo Ortega ha espulso sacerdoti, religiosi e religiose, espropriando terreni, strutture e anche conventi.

Lo scorso anno il Papa era intervenuto durante l’Angelus del 21 agosto esprimendo “preoccupazione e dolore” per “la situazione creatasi in Nicaragua che coinvolge persone e istituzioni. Vorrei esprimere la mia convinzione e il mio auspicio che, per mezzo di un dialogo aperto e sincero, si possano ancora trovare le basi per una convivenza rispettosa e pacifica. Chiediamo al Signore che ispiri nei cuori di tutti tale concreta volontà”.

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Il mese scorso infine il governo del Nicaragua aveva revocato lo status giuridico della Compagnia di Gesù, la congregazione religiosa a cui appartiene peraltro lo stesso Papa Francesco.