Il 14 settembre scorso la Basilica di Santa Maria ad Martyres – meglio nota come il Pantheon – è stata occupata dai Comitati Vele di Scampia nell’ambito di una manifestazione di protesta contro il taglio dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinati alla riqualificazione dell’area di Scampia, a Napoli.

Per sgomberare la Basilica è intervenuta la Polizia, dietro richiesta della Responsabile dei Musei Statali della Città di Roma. Il rettore della Basilica Monsignor Daniele Micheletti ha denunciato che tale intervento è stato deciso senza alcun coinvolgimento o tanto meno autorizzazione della autorità ecclesiastica, violando in tal senso le norme concordatarie stabilite nella Legge 121 del 1985 che ratifica il Concordato del 1984.

In una nota diffusa dal Vicariato di Roma e firmata dallo stesso Monsignor Micheletti si legge che “l’art. 5 secondo comma della Legge 121/85 prevede che salvo i casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica. Premesso che non si vede come potessero ricorrere i casi di urgente necessità, è opportuno precisare che lo sgombero è stato disposto senza avvisare o coinvolgere in alcun modo l’Autorità Ecclesiastica competente e le forze di Polizia sono entrate in basilica senza essere state chiamate dall’Arciprete Rettore e senza il necessario assenso del medesimo. I manifestanti si sono spostati nel pronao della basilica dove sono rimasti fino alle 14.30 circa. Le ragioni dei manifestanti e la loro azione avrebbero forse meritato una considerazione più delicata e meno decisa”.