Oltre alla berretta rossa e all’anello il Papa – nel concistoro di sabato 30 settembre – assegnerà ad ogni nuovo cardinale una chiesa di Roma - titolo presbiterale o diaconia - come segno di vicinanza alla sollecitudine pastorale del Pontefice nell’Urbe. 

Al momento sono 12 i titoli presbiterali – e quindi assegnati ai cardinali dell’Ordine dei presbiteri – vacanti. Si tratta dei Santi Ambrogio e Carlo, vacante dal 2017 e il cui ultimo titolare è stato il Cardinale Dionigi Tettamanzi; S. Antonio da Padova in via Merulana, vacante dal 2022 per la morte del Cardinale brasiliano Claudio Hummes; S. Balbina, vacante dal marzo scorso quando il Papa ha assegnato al Cardinale Erdo il titolo di Santa Maria Nuova; S. Gregorio Magno alla Magliana Nuova, vacante da pochi giorni con la scomparsa del Cardinale brasiliano Agnelo; S. Luca a Via Prenestina, vacante dal 2021 dopo il decesso del Cardinale brasiliano Falcao Freire; S. Maria Domenica Mazzarello vacante da inizio anno con la morte del Cardinale George Pell; S. Maria Immacolata di Lourdes a Via Boccea, vacante dalla fine del 2022 per la morte del Cardinale ghanese Baawobr che non ha potuto prendere possesso per le precarie condizioni di salute; S. Maria in Monserrato degli Spagnoli, vacante dal 2022 dopo il decesso del Cardinale spagnolo Amigo Vallejo; S. Onofrio, vacante dal 2015 in seguito alla morte del Cardinale Carlo Furno; S. Sabina, vacante dal 2022 dopo la morte del Cardinale Jozef Tomko; S. Sofia a Via Boccea, vacante dal 2017 per la morte del Cardinale ucraino Huzar; S. Susanna, vacante dal 2017 dopo la scomparsa del Cardinale americano Law.

Sono 11 invece le diaconie al momento vacanti. La prima è S. Angelo in Pescheria, vacante dal 2019 e assegnata per ultimo al Cardinale Elio Sgreccia; Ss. Angeli Custodi a Città Giardino, vacante dal 2022 e assegnata al Cardinale Cacciavillan. Nel 2011 era stata elevata pro hac vice a titolo presbiterale; S. Antonio da Padova a Circonvallazione Appia, vacante dal 2023 e assegnata al Cardinale Rauber; S. Benedetto fuori Porta San Paolo, vacante dal 2019 e per ultimo assegnata al Cardinale Achille Silvestrini, elevata pro hac vice a titolo presbiterale nel 1999; S. Filippo Neri in Eurosia, vacante dal 2017 e assegnata al Cardinale Nicora; S. Giuseppe al Trionfale, vacante dal 2022 e assegnata al Cardinale Poletto ma come titolo presbiterale pro illa vice; S. Maria Ausiliatrice in via Tuscolana, vacante dal 2019 e assegnata al Cardinale Paolo Sardi; S. Maria Goretti, vacante dal 2019 ed assegnata al Cardinale maltese Prosper Grech; S. Maria in Cosmedin, vacante dal 1967 e per ultimo assegnata al Cardinale Roberti; Ss. Nomi di Gesù e Maria in via Lata, vacante dal 2022 ed assegnata al Cardinale De Magistris ed infine Ss. Urbano e Lorenzo a Prima Porta, vacante dal 2017 ed assegnata al Cardinale svizzero Agustoni.

Non è ovviamente detto che il Papa assegni tutti i titoli presbiterali e le diaconie vacanti. Può infatti istituirne di nuovi come ha già fatto nel corso di tutto il pontificato. Papa Francesco ad esempio ha istituito la diaconia di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva e i titoli presbiterali di Santa Maria del Buon Consiglio, di San Giuda Taddeo Apostolo e di Sant’Egidio.