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La Pontificia Opera per l'Infanzia Missionaria fa 180 anni. Il messaggio del Papa

Anniversario tondo per la Pontificia Opera Missionaria dedicata all’evangelizzazione. Il messaggio di Papa Francesco

POM | Una immagine dei piccoli missionari della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria | POM POM | Una immagine dei piccoli missionari della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria | POM

Il 19 luglio ha compiuto 180 anni la Pontificia Opera della Santa Infanzia, fondata da Charles de Frobin Janson, vescovo di Nancy. Papa Francesco lo ricorda in una lettera inviata al vescovo Emilio Nappa, Segretario Aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie (POM), ai bambini e ai ragazzi missionari, ai loro genitori e ai formatori”, pubblicata l’1 ottobre, memoria di Santa Teresa di Lisieux, patrona della Missioni e iscritta al pontificia opera dall’età dei sette anni.

Papa Francesco ricorda che il vescovo Janson fondò l’opera missionaria dopo aver scoperto “attraverso le lettere di missionari francesi, che molti bambini e bambine, in Cina, morivano a causa della fame e dell’abbandono”, e così si era preoccupato per la loro salvezza, non solo fisica, ma anche spirituale.

“Così è cominciata la vostra bellissima associazione, che ancora oggi, attiva e vivace dopo 180 anni, insegna a tanti bambini e ragazzi di tutto il mondo ad essere discepoli missionari”, ricorda Papa Francesco. E lega l’anniversario ad un altro anniversario, ovvero il 150esimo della nascita di un membro molto speciale dell’Opera: Santa Teresa di Gesù Bambino, patrona delle missioni, iscritta fin dall’età di sette anni.

“Oggi, primo ottobre, celebriamo la sua memoria liturgica, e proprio da lei vogliamo accogliere un secondo messaggio prezioso: con la nostra preghiera, anche se siamo piccoli, possiamo contribuire a far conoscere e amare Gesù, silenziosamente, aiutando gli altri a fare del bene”, dice Papa Francesco.

Il Papa invita dunque i ragazzi a crescere attraverso la preghiera “nell’amicizia con il nostro Salvatore, e nell’amicizia tra voi e tra tutti i bambini e ragazzi del mondo, per essere operatori di pace. Cari bambini e ragazzi missionari, voglio ringraziarvi, perché con il vostro impegno aiutate tutti noi ad essere testimoni coraggiosi del Vangelo e a condividere con gli altri, oltre ai sussidi materiali, ciò che abbiamo di più prezioso: la fede”.

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Il Papa ringrazia anche i genitori che seguono i ragazzi, ricorda che si tratta di una opera pontificia,

“cioè universale, della Chiesa Cattolica, del Papa e quindi vi considero miei speciali collaboratori, e per questo chi vi partecipa è chiamato a “costruire ponti e relazioni, sull’esempio di Cristo stesso, e anche a questo vi esorto”.

Attualmente, le Pontificie Opere Missionarie sono quattro, tutte fondate nel XIX secolo: la Pontificia Opera dell’Infanzia missionaria. fondata nel 1843 in Francia da monsignor Forbin-Janson; la Pontificia Opera della Propagazione della Fede, fondata appunto da Pauline Jaricot; l’opera missionaria di San Pietro Apostolo, nata nel 1889, su ispirazione del vescovo Cousin di Nagasaki, per la formazione dei sacerdoti, e messa in pratica da Stefanie e Jeanne Bigard; e infine la Pontificia Unione Missionaria, che è una associazione di clero, religiosi e laici, per suscitare nella Chiesa la passione per la missione.