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Papa Francesco racconta la storia di Santa Giuseppina Bakhita. La forza del perdono

“Santa Giuseppina Bakhita: testimone della forza trasformatrice del perdono di Cristo”

Papa Francesco durante un'udienza generale |  | Vatican Media / ACI group Papa Francesco durante un'udienza generale | | Vatican Media / ACI group

Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi "La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente", incentra la sua meditazione sul tema “Santa Giuseppina Bakhita: testimone della forza trasformatrice del perdono di Cristo”. E' lei la protagonista dell'Udienza generale odierna in Piazza San Pietro, la santa sudanese per eccellenza.

In questa splendida e calda ottobrata romana il Papa ricorda ai presenti in Piazza la guerra quasi dimenticata del popolo sudanese, "preghiamo per la pace"!

La Santa del Sud Sudan fu rapita a soli 7 anni e furono i rapitori a dargli questo nome. “Bakhita”, che significa “fortunata”. "Le sofferenze fisiche e morali di cui è stata vittima da piccola l’hanno lasciata senza identità. Ha subito cattiverie e violenze: sul suo corpo portava più di cento cicatrici", racconta Francesco.

"Qual è il segreto di Santa Bakhita?" chiede il Pontefice.
"Solo nella debolezza degli oppressi si può rivelare la forza dell’amore di Dio che libera entrambi. Santa Bakhita esprime benissimo questa verità. Un giorno il suo tutore le regala un piccolo crocifisso, e lei, che non aveva mai posseduto nulla, lo conserva come un tesoro geloso. Guardandolo sperimenta una profonda liberazione interiore perché si sente compresa e amata e quindi capace di comprendere e amare a sua volta", commenta il Papa.

Possiamo dire che "la vita di Santa Bakhita è diventata una parabola esistenziale del perdono". "Che bello dire di una persona è stata capace di perdonare sempre, è lei è stata capace di farlo sempre, anzi la sua vita è una parabola del perdono, perdonare perchè poi noi saremo perdonati", dice a braccio il Pontefice.

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"Il perdono l’ha resa libera. Il perdono prima ricevuto attraverso l’amore misericordioso di Dio, e poi il perdono dato l’ha resa una donna libera, gioiosa, capace di amare. Bakhita ha potuto vivere il
servizio non come una schiavitù, ma come espressione del dono libero di sé. E questo è molto importante: fatta serva volontariamente – è stata venduta come schiava – ha poi scelto liberamente di
farsi serva, di portare sulle sue spalle i fardelli degli altri.", commenta Francesco.

"Il perdono l’ha resa donna pacifica e pacificatrice, donna libera e liberatrice. La sua vita è davvero un miracolo di Dio. Santa Giuseppina Bakhita, con il suo esempio, ci indica la via per essere finalmente liberi dalle nostre schiavitù e paure", conclude il Papa.