Per ricevere la misericordia, bisogna prima chiedere la misericordia di Dio. Lo ha ricordato nella sua omelia L' Arcivescovo Gintaras Grušas nella messa celebrata con i partecipanti al Sinodo nella Basilica di San Pietro, questa mattina nella festa di San Luca.

La messa, celebrata prima della dodicesima Congregazione Generale nella quale si presentano i moduli B -3 dell' Istrumentum laboris è stata una occasione per riflettere su San Luca. "La sua vita - ha detto l'arcivescovo di Vilnius- e la sua opera ci mostrano una mentalità sinodale. Ci mostra cosa dobbiamo ricordare durante il nostro lavoro". Ad esempio "Luca sottolinea spesso il ruolo importante delle donne nella vita della Chiesa e nell'annuncio della Buona Novella - non solo Maria, ma anche la Samaritana al pozzo che annunciò il Messia, Maria Maddalena, la prima ad annunciare il messaggio della Risurrezione, così come le varie donne che, negli Atti degli Apostoli, assistono la crescita della Chiesa primitiva". E poi la misericordia  la tenerezza e il perdono: "Se Luca stesse documentando il sinodo, grazie a Dio, troverebbe molti dei temi da lui privilegiati in prima linea nelle nostre deliberazioni di questi giorni". Come  che "nell'annuncio del Regno, l'uguaglianza di tutti i battezzati viene in primo piano: tutti sono chiamati a questo, non solo i ministri ordinati" e per cui "ogni battezzato, avendo ricevuto la grazia salvifica di Dio, deve essere un canale attivo di questa pace". E poi la pace. Quella di Dio "come la sua misericordia, è offerta a tutti, ma Gesù sa che non tutti sono disposti a riceverla. Per ricevere la misericordia, bisogna prima chiedere la misericordia di Dio"

E quindi "La Chiesa è aperta a tutti, ma come la pace di Dio è data alle condizioni di Dio, non a quelle dell'uomo".

Conclude Grušas: "mentre continuiamo a parlare di quali processi, strutture e istituzioni sono necessari in una Chiesa sinodale missionaria, dobbiamo assicurarci che questi aiutino effettivamente la missione di portare la Buona Novella a coloro che hanno bisogno di salvezza. La sinodalità (comprese le sue strutture e le sue riunioni) deve essere al servizio della missione di evangelizzazione della Chiesa e non diventare fine a se stessa, proprio come la Parola di Dio che San Luca ci ha aiutato a trasmettere, è stata fornita come strumento per la nostra salvezza. San Luca, prega per noi, mentre proseguiamo il cammino sinodale".