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Bosnia ed Erzegovina - Santa Sede: per la pace uguaglianza e dialogo

Venticinque minuti di colloquio privato tra Papa Francesco e Denis Bećirović, Membro della Presidenza Collegiale della Bosnia ed Erzegovina

Il Papa e Denis Bećirović |  | Vatican Media / ACI Group
Il Papa e Denis Bećirović | | Vatican Media / ACI Group
Il regalo a Papa Francesco è |  | Vatican media
Il regalo a Papa Francesco è | | Vatican media

Venticinque minuti di colloquio privato tra Papa Francesco e Denis Bećirović, Membro della Presidenza Collegiale della Bosnia ed Erzegovina, ricevuto oggi in Vaticano con la consorte è seguito.

Come di consueto c’è stato uno scambio di doni. Da parte del Santo Padre il regalo della fusione in bronzo ‘La pace è un fiore fragile’, poi la copia dell’Esortazione Apostolica ‘C’est la confiance’, il Messaggio per la Pace 2023, il Documento sulla Fratellanza Umana e infine il libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, a cura della LEV.

Da parte del Sig. Becirovic invece il libro Codex diplomaticus Regni Bosnae. Il Codex diplomaticus Regni Bosnae, tratto dal volume finale della trilogia sul medioevo bosniaco, e' dedicato alla elaborazione, traduzione e pubblicazione di vari speci delle fonti storiche (documenti, lettere, bolle, annotazioni notarili, istruzioni ecc.) provenienti dallo stato medievale bosniaco. Queste fonti rappresentano quelle voci rare dal passato e sono l'unico punto di appoggio su cui basare la scienzia storica oggettiva sul medioevo bosniaco.  Il Codex diplomaticus Regni Bosnae contiene le fotografie professionali, trascrizioni e traduzioni dei documenti e la contestualizzazione delle fonti storiche, in quanto il Codex è dedicato, oltre agli esperti, anche ad un circuito piu' largo di lettori appassionati per la storia bosniaca.

Poi il Documento solenne del ReTvrtko I Kotromanić, Žrnovnice, del 10. Aprile – Trstivnica, del 17 Giugno 1378, scritto sulla corte a Trstivnica il 17 Giugno 1378, uno dei più importanti documenti del corpo diplomatico della Bosnia medievale. È il primo documento reale che contiene alcuni dati rari e preziosi dell’atto che lo precedeva di un anno quello sull’incoronazione fatta del bano/governatore provinciale Tvrtko ed elevazione della Bosnia al livello di un regno. Questo documento è una fonte storica primordiale che testimonia la forza dello stato bosniaco medievale, la sua sovranità ed autonomia.

Il Membro della Presidenza collegiale della Bosnia ed Erzegovina si è poi incontrato con il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da Mons. Paul R. Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

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“Durante i cordiali colloqui in Segreteria di Stato, è stato espresso apprezzamento per le positive relazioni bilaterali, accennando anche ad alcune questioni aperte nei rapporti Chiesa-Stato. Ci si è soffermati poi sulla realtà interna del Paese ed è stato ribadito che la base della pace e della stabilità è l’uguaglianza giuridico-sociale di tutti i popoli costitutivi ed il dialogo di tutti gli attori politici”, riporta una nota ufficiale della Santa Sede.

“Nel prosieguo della conversazione, c’è stato uno scambio di vedute sulla situazione internazionale, con particolare attenzione alle conseguenze della guerra in Ucraina e del conflitto in Terra Santa, all’allargamento dell’Unione Europea ai Paesi dei Balcani occidentali, nonché ai progressi nel cammino europeo della Bosnia ed Erzegovina”, conclude la nota.