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Ad Assisi la CEI prega per la pace, il Cardinale Zuppi: "guerra lebbra terribile"

Oggi intervento in collegamento video del Cardinale Pizzaballa, in serata la Messa nella Basilica di San Francesco

L'intervento del Cardinale Pizzaballa - CEI |  | L'intervento del Cardinale Pizzaballa - CEI L'intervento del Cardinale Pizzaballa - CEI | | L'intervento del Cardinale Pizzaballa - CEI

"Come Vescovi, riuniti in Assemblea Generale ad Assisi, esprimiamo la nostra preoccupazione per l’escalation di violenza e odio di questi giorni, che sta assumendo proporzioni sempre più tragiche. Sentiamo impellente il compito di denunciare le logiche della contrapposizione e dell’individualismo, e di favorire la collaborazione e la riconciliazione". E' quanto dichiarano i Vescovi italiani riuniti ad Assisi per la 78/ma Assemblea Generale Straordinaria.

Per il Medio Oriente "rinnoviamo l’appello al cessate-il-fuoco, facendo nostre le parole di Papa Francesco. Insieme al Medio Oriente, il nostro pensiero va anche all’Ucraina, al Sud Sudan e ai tanti altri luoghi segnati da conflitti spesso dimenticati. Non possiamo rassegnarci al silenzio: sentiamo forte l’imperativo a comunicare il Vangelo dell’unità e della riconciliazione in un mondo sprofondato nelle tenebre ma desideroso di luce".

Stamane in video-collegamento è intervenuto anche il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

"Sono 1400 le vittime israeliane dell’attacco del 7 ottobre, oltre 11mila i morti accertati a Gaza, gran parte civili di cui almeno 4000 i minori. Gli sfollati in Israele sono circa 100mila, mentre a Gaza almeno 1 milione. Preghiamo – ha detto il porporato – per tutte le vittime innocenti. La sofferenza degli innocenti davanti a Dio ha un valore prezioso e redentivo, perché si unisce alla sofferenza redentrice di Cristo. Che la loro sofferenza avvicini sempre di più la pace e non contribuisca a generare altro odio”.

Stasera, infine, la Messa nella Basilica di San Francesco, presieduta dal Cardinale Zuppi.

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A "chi ha tra le mani il destino di interi popoli umilmente ma fermamente, ricordiamo l’invito di Dio che niente è perduto con la pace. È un ammonimento - ha detto l'Arcivescovo di Bologna - che sentiamo, però, rivolto a tutti noi. Vogliamo essere liberi dall’orgoglio, sapendo che tutto quello che abbiamo ci è donato e diventa nostro solo se ricordiamo che non è per noi. Il male è sconfitto quando liberiamo il cuore dall’uso del potere per sé. Solo chi ama possiede e trova sé stesso. Solo chi perde, trova. Solo chi serve ha il vero potere. Solo chi è umile compie cose grandi".

"La guerra - ha aggiunto nell'omelia il Cardinale Zuppi - è una lebbra terribile, che consuma il corpo delle persone e dei popoli, ne fa perdere l’anima, tanto che non si è più capaci di amare, segnati dall’odio, dalle ferite della violenza".

"Il mondo - ha concluso il Presidente della CEI - è un enorme ospedale da campo. La pace è un cantiere aperto a tutti, non solo agli specialisti, ai sapienti e agli strateghi. La pace è una responsabilità universale".