Advertisement

Fiducia Supplicans, il Cardinale Sturla: "Non era un argomento da tirare fuori a Natale"

Il Cardinale Fernandez: "E' doveroso per ogni vescovo diocesano fare discernimento o comunque a dare ulteriori indicazioni"

Il Cardinale Sturla - Arcidiocesi di Montevideo |  | Il Cardinale Sturla - Arcidiocesi di Montevideo Il Cardinale Sturla - Arcidiocesi di Montevideo | | Il Cardinale Sturla - Arcidiocesi di Montevideo

"Se il testo viene letto con calma, si può vedere che sostiene con grande chiarezza e semplicità l'insegnamento cattolico sul matrimonio e sulla sessualità che è sempre esistito". Lo ha ribadito il Cardinale Victor Manuel Fernandez, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, commentando le recenti e numerose critiche arrivate dopo la pubblicazione della dichiarazione Fiducia Supplicans, che permette la benedezioni delle coppie irregolari comprese quelle formate da persone dello stesso sesso.

“E' doveroso per ogni vescovo diocesano fare discernimento o comunque a dare ulteriori indicazioni”, ha aggiunto il Cardinale Fernandez nell'intervista concessa ad ABC.

La presa di posizione del Dicastero - approvata dal Papa stesso - è stata oggetto di critiche da più parti. Soprattutto in Africa, in particolare i vescovi di Zambia e Malawi hanno proibito l'applicazione della Dichiarazione.

Il Cardinale congolese Fridolin Ambongo Besungu, Arcivescovo metropolita di Kinshasa, membro del C9 e presidente del SECAM - l'organizzazione che riunisce i vescovi cattolici africani -, afferma che la dichiarazione dell'ex Sant'Uffizio "ha portato a una considerevole incertezza tra i fedeli. Come pastori della Chiesa in Africa, è nostro dovere fare chiarezza inequivocabile su questo tema, offrendo una guida definitiva alle nostra comunità". E' necessario - spiega il porporato congolese - "elaborare un unico pronunciamento sinodale, valido per tutta la Chiesa in Africa". Numerose conferenze episcopali di nazioni africane hanno di fatto bocciato la Dichiarazione firmata dal Cardinale Fernandez.

Critico verso il testo vaticano - ma anche per tempi e modi - il Cardinale Daniel Sturla, Arcivescovo metropolita di Montevideo. Secondo il porporato la benedezione delle coppie irregolari "non era un argomento da tirare fuori ora a Natale. E' un tema controverso e sta creando divisioni all'interno della Chiesa", il commento del Cardinale salesiano. "Data la poca chiarezza del documento, leggendolo, capisco che si debba continuare la pratica che la Chiesa ha avuto finora, cioè benedire tutte le persone che chiedono una benedizione ma non benedire le coppie dello stesso sesso", ha concluso il Cardinale Sturla.

Advertisement

Pochi giorni fa, sulle colonne del Corriere della Sera, l'intervento del Cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. "Il problema è pastorale. Certe cose le puoi dire dopo che hai fatto sentire di nuovo a casa. Così sarà possibile imparare le regole — bellissime — di una casa da cui ci si era allontanati, che si pensa non capisca e che non viene capita. La regola c’è, ma Papa Francesco si raccomanda di renderla efficace nella diversità delle situazioni. La Chiesa comunica l’amore che spiega la regola e la rende viva e questo avviene ristabilendo un rapporto con tutti. Il mondo non è bianco e nero e richiede ascolto, discernimento, accoglienza".

Dal canto suo, la Conferenza Episcopale Ungherese ha precisato che si possono benedire le persone individualmente, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, ma si deve evitare di impartire una benedezione comune alle coppie che vivono insieme in un rapporto puramente di coppia, in un matrimonio non valido per la Chiesa o in una relazione tra persone dello stesso sesso.