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Dalle Diocesi, il punto sulle visite ad Limina delle regioni italiane

Si conclude la Emilia Romagna e inizia la Toscana

Papa Francesco e i vescovi dell' Emilia Romagna |  | Vatican Media Papa Francesco e i vescovi dell' Emilia Romagna | | Vatican Media

Si concluderà oggi la Visita ad Limina Apostolorum dei vescovi dell’Emilia Romagna iniziata lo scorso 26 febbraio. Da alcune settimane, infatti, i vescovi italiani stanno svolgendo la visita a Roma alle tombe degli apostoli con l’incontro dei presuli con papa Francesco per uno scambio di notizie sulla vita delle Chiese particolari e con i diversi uffici della Curia Romana.

I vescovi emiliani romagnoli giovedì sono stati ricevuti dal Papa in Udienza privata nella Biblioteca del Palazzo Apostolico. Erano presenti i vescovi delle diocesi dell’Emilia-Romagna insieme al Presidente Ceer, Giacomo Morandi, vescovo di Reggio Emilia-Guastalla e al Presidente della Cei, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. L’incontro è stato – fa sapere la conferenza episcopale dell’Emilia Romagna - un “dialogo” di oltre due ore e l’udienza, già programmata per lunedì 26, era stata rinviata al giorno successivo per la persistenza di lievi sintomi influenzali del Papa.

I Vescovi Ceer, inoltre, hanno partecipato all’Udienza Generale di Papa Francesco mercoledì 28 nell’Aula Paolo VI, dove erano presenti anche i pellegrini provenienti dalle diocesi della regione e migliaia di fedeli giunti da tutta Italia e dal mondo. Nel pomeriggio di mercoledì 28 i vescovi hanno concelebrato la Messa nella Basilica di San Giovanni in Laterano alla presenza dei pellegrini delle diocesi dell’Emilia-Romagna.  “Il Papa stava bene. Ha dialogato con noi”, ha detto al settimanale diocesano l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni raccontando l’udienza avuta con papa Francesco, assieme a tutti i vescovi dell’Emilia-Romagna: “ci ha esortato ad andare avanti, anche oltre i 75 anni, ad ascoltare e a stare in mezzo alla gente e a entrare in dialogo. A non vedere solo alle cose che non vanno e a guardare avanti”. La visita ad limina, inoltre, “è stata un’esperienza molto bella di fraternità tra noi vescovi”. Un’occasione per “guardare insieme alla vita della Chiesa, a partire dai punti critici, certo, ma anche dalle potenzialità: un dialogo e un confronto su cosa succede nella chiesa italiana”.

Nei giorni scorsi la Visita dei vescovi della Conferenza episcopale del Triveneto. “È bello incontrarci tra di noi e con i responsabili dei Dicasteri vaticani e tutto questo ci fa molto bene”, è stato il commento del vescovo di Bolzano-Bressanone e vicepresidente della CET Ivo Muser. “Stiamo vivendo una bella esperienza come episcopato triveneto: ci sono momenti e spazi per incontrarci, per pregare e stare insieme, anche molto semplicemente. E ci sono soprattutto tante occasioni di confronto con la Chiesa universale. Veniamo qui a portare la nostra esperienza pastorale, chiediamo di essere confortati in questa esperienza e anche delle indicazioni. Affrontiamo di volta in volta tematiche molto importanti, dal clero alla liturgia, ed è un’occasione per arricchirci reciprocamente” ha detto durante i giorni della visita il Patriarca di Venezia e presidente della Conferenza Episcopale Triveneto Francesco Moraglia. “Sono state due ore di dialogo a 360 gradi, in un clima di grande simpatia e fraternità”, ha poi aggiunto dopo l’incontro con il Pontefice: “abbiamo sentito il Papa veramente vicino e gli abbiamo parlato a lungo delle nostre terre e delle nostre Chiese, delle nostre sofferenze e difficoltà ma anche dei progetti che portiamo avanti. Siamo rimasti colpiti perché il Papa ci conosce veramente bene e questo ci ha fatto molto piacere. Abbiamo potuto trascorrere con lui un paio d’ore che rimangono nella vita pastorale delle nostre Chiese come qualcosa che le segnerà per il futuro; una bella premessa per ritornare poi nelle nostre terre dopo questa Visita ad limina che ci ha regalato la perla preziosa dell’incontro con Papa Francesco”.

Dal 12 al 16 febbraio è stata la volta dei vescovi della Liguria ricevuti da papa Francesco il 12 febbraio. Un’ora e mezza di dialogo strutturato in domande e risposte. “Il Papa ci ha chiesto di adoperarci per edificare una Chiesa gioiosa, una Chiesa che guidata dallo Spirito sa essere creativa”, ha detto Giampio Devasini, vescovo di Chiavari e delegato regionale delle Comunicazioni Sociali: “ci ha poi ricordato che il Vescovo deve praticare quattro vicinanze: con Dio, con i confratelli Vescovi, con i Presbiteri e con il santo popolo fedele di Dio”.

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Due ore è durato anche l’incontro tra i vescovi della Lombardia e il Pontefice svoltosi in un clima dialogico come ha detto l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini che ha delineato l’incontro, in una intervista per il sito diocesano in tre termini: “vicinanza, compassione, tenerezza”.

Da lunedì sarà la volta dei vescovi della Toscana che saranno ricevuti nei vari uffici della Curia Romana ed avranno la “gioia” di poter incontrare il Papa nella mattinata di lunedì. La visita si concluderà venerdì 8 marzo. I vescovi invitano fedeli ad “accompagnarli con la preghiera e a sentirsi rappresentati in questo che costituisce un importante momento di comunione delle Chiese con il Santo Padre e con la Chiesa universale. Nelle liturgie che saranno celebrate nelle basiliche romane, i vescovi da parte loro porteranno nella preghiera le Chiese toscane”.