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Diocesi di Roma, Papa Francesco riassegna alcune funzioni ai vescovi ausiliari

La decisione dopo la nomina di Monsignor Riccardo Lamba ad Arcivescovo metropolita di Udine

La Basilica di San Giovanni in Laterano |  | Daniel Ibanez CNA La Basilica di San Giovanni in Laterano | | Daniel Ibanez CNA

Dopo la nomina di Monsignor Riccardo Lamba ad Arcivescovo metropolita di Udine, Papa Francesco ha proceduto a nuove nomine all'interno della Diocesi di Roma.

Nello specifico il Papa ha nominato Monsignor Paolo Ricciardi Vescovo ausiliare del settore Est e la responsabità dell’Ambito della Chiesa ospitale e “in uscita”. Il Vescovo ausiliare Monsignor Michele Di Tolve avrà la responsabilità del diaconato, del clero e della vita religiosa e l’Ordo Virginum.

Papa Francesco - fa sapere il Vicariato - ha comunicato che l’affidamento della formazione permanente del clero, attesa la sua specificità sarà concordato dal Consiglio Episcopale, previa approvazione pontificia.

Gli uffici e gli ambiti delegati alla responsabilità dei Vescovi ausiliari sono stati stabiliti dalla Costituzione Apostolica In ecclesiarum communione, pubblicata lo scorso anno.

Nel decreto che ha accompagnato la Costituzione Apostolica, il Papa ripartiva così gli incarichi: Monsignor Daniele Libanori, S.I., settore centro, ambito dell’educazione; Monsignor  Daniele Salera, settore nord, ambito della formazione cristiana;  Monsignor Riccardo Lamba, settore est, ambito della Chiesa ospitale e «in uscita», Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili; Monsignor  Dario Gervasi, settore sud, ambito per la cura delle età e della vita;  Monsignor Baldassare Reina, settore ovest, Vicegerente, ambito dell’Amministrazione dei beni, ambito giuridico, servizio della Segreteria generale, Seminari; Monsignor  Paolo Ricciardi, ambito per la cura del diaconato, del clero e della vita religiosa, Ordo Virginum;  Monsignor Benoni Ambarus, ambito della Diaconia della Carità.

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Da fine maggio 2023 si era aggiunto ai vescovi ausiliari Monsignor Michele Di Tolve, nominato successivamente Rettore del Seminario Romano Maggiore.