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Papa Francesco: "Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza"

Papa Francesco ha pubblicato un Messaggio per la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che si celebra la quarta domenica di luglio

Papa Francesco durante la Messa nel luglio scorso |  | Vatican Media / ACI group Papa Francesco durante la Messa nel luglio scorso | | Vatican Media / ACI group

"Dio non abbandona i suoi figli, mai. Nemmeno quando l’età avanza e le forze declinano, quando i capelli imbiancano e il ruolo sociale viene meno, quando la vita diventa meno produttiva e rischia di sembrare inutile". Papa Francesco ha pubblicato un Messaggio per la IV Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che si celebra la quarta domenica di luglio – quest’anno il 28 luglio - sul tema “Nella vecchiaia non abbandonarmi”.

Per il Pontefice è importante capire che c'è una certezza: "Dio continua a mostrarci la sua misericordia, sempre, in ogni fase della vita, e in qualsiasi condizione ci troviamo, anche nei nostri tradimenti".

"Possiamo essere certi che ci starà vicino anche nella vecchiaia, tanto più perché nella Bibbia invecchiare è segno di benedizione", scrive il Papa nel suo messaggio.

Poi il Pontefice racconta l'esperienza della solitudine. "Tante volte, da vescovo di Buenos Aires, mi è capitato di visitare case di riposo e di rendermi conto di quanto raramente quelle persone ricevessero visite: alcune non vedevano i loro cari da molti mesi. Sono tante le cause di questa solitudine: in molti Paesi, soprattutto i più poveri, gli anziani si ritrovano soli perché i figli sono costretti a emigrare. Oppure, penso alle numerose situazioni di conflitto: quanti anziani rimangono soli perché gli uomini – giovani e adulti – sono chiamati a combattere e le donne, soprattutto le mamme con bambini piccoli, lasciano il Paese per dare sicurezza ai figli. Nelle città e nei villaggi devastati dalla guerra rimangono tanti vecchi e anziani soli, unici segni di vita in zone dove sembrano regnare l’abbandono e la morte. In altre parti del mondo, poi, esiste una falsa convinzione, molto radicata in alcune culture locali, che genera ostilità nei confronti degli anziani, sospettati di fare ricorso alla stregoneria per togliere energie vitali ai giovani; così che, in caso di morte prematura o di malattia o di sorte avversa che colpiscono un giovane, la colpa viene fatta ricadere su qualche anziano. Questa mentalità va combattuta ed estirpata", sottolinea Papa Francesco.

"È come se la sopravvivenza degli anziani mettesse a rischio quella dei giovani. Come se per favorire i giovani fosse necessario trascurare gli anziani o addirittura sopprimerli. La contrapposizione tra le generazioni è un inganno ed è un frutto avvelenato della cultura dello scontro", denuncia Papa Francesco.

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"La solitudine e lo scarto sono diventati elementi ricorrenti nel contesto in cui siamo immersi. Essi hanno radici molteplici: in alcuni casi sono il frutto di una esclusione programmata, una sorte di triste “congiura sociale”; in altri casi si tratta purtroppo di una decisione propria", dice il Papa.

"In questa IV Giornata Mondiale dedicata a loro, non facciamo mancare la nostra tenerezza ai nonni e agli anziani delle nostre famiglie, visitiamo coloro che sono sfiduciati e non sperano più che un futuro diverso sia possibile. All’atteggiamento egoistico che porta allo scarto e alla solitudine contrapponiamo il cuore aperto e il volto lieto di chi ha il coraggio di dire “non ti abbandonerò!” e di intraprendere un cammino differente", conclude con questo invito Papa Francesco.

Contestualmente alla pubblicazione del messaggio, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita,rende disponibile un kit pastorale che verrà inviato alle conferenze episcopali e che da oggi è disponibile sul sito www.laityfamilylife.va.

"Il kit – spiega il dott. Gleison De Paula Souza, Segretario del Dicastero – è uno strumento a disposizione di ogni comunità ecclesiale per aiutare a vivere una Giornata senza solitudine. Come di consueto, proponiamo di celebrare una messa con gli anziani della comunità e di rendere visita a quelli che vivono più in solitudine. Il nostro desiderio è che, a partire da essa, gli anziani divengano protagonisti in maniera non episodica della vita e della pastorale della Chiesa e che si dedichi loro attenzione ogni giorno dell'anno".