Domenica 26 maggio – 12 anni dopo il sisma che colpì l’Emilia Romagna – il Duomo di Finale Emilia, dedicato ai Santi Filippo e Giacomo, è stato riaperto con una Messa solenne presieduta da Monsignor Erio Castellucci, Arcivescovo metropolita di Modena – Nonantola.

Anche il Papa ha voluto partecipare alla gioia della comunità diocesana attraverso un telegramma firmato dal Cardinale Segretario di Stato.

“In occasione della riapertura del Duomo di Finale Emilia ristrutturato a seguito dei danni causati dal sisma dell'anno 2012, il Sommo Pontefice - è il testo del messaggio - partecipa spiritualmente alla comune gioia ed esprime vivo apprezzamento a quanti hanno cooperato all'opera di restauro. Nell'auspicare che la provvida circostanza susciti rinnovati propositi di comunione, di evangelizzazione e di testimonianza cristiana, Sua Santità invia a Vostra Eccellenza, al Parroco, alla comunità parrocchiale e ai presenti tutti al sacro rito, la benedizione apostolica con un orante ricordo per il compianto Monsignor Ettore Rovatti che sempre ebbe a cuore il decoro degli edifici sacri”.

“Un terremoto, oltre al senso di instabilità, di precarietà e a volte anche di terrore che provoca, svela la fragilità del nostro cuore che quindi richiede di essere rafforzato, riparato. Ma chi può farlo? Certamente gli esseri umani possono riparare il tempio di pietre, ma il tempio del cuore solo il Signore lo può riparare”, ha detto Monsignor Castellucci nell’omelia.