Volete conoscere l' Egitto? Quello cristiano? Allora prima di partire sarà molto utile leggere la storia di una terra dove il cristianesimo è fiorito dopo essere stata la culla dell'ebraismo.

Perché l'antichità egiziana è cristiana. E la guida storico archelogica dell' Egitto delle Edizioni Terra Santa racconta proprio l' Egitto cristiano. Come spiega bene nella introduzione l' autore Alberto Elli, viaggiatore e conoscitore di lingue antiche: "L’Egitto è un mondo affascinante: le grandiosità del suo passato faraonico e l’imponenza del suo presente musulmano sono ben note a tutti coloro che hanno fatto un viaggio in quella terra. Eppure c’è un altro Egitto, forse meno “blasonato” ma altrettanto degno di essere conosciuto: è l’Egitto cristiano, testimoniato dalla presenza della comunità più numerosa del Vicino Oriente, una comunità – quella copta – che ha saputo attraversare le tante dure prove della conquista islamica e della successiva (lenta ma continua) persecuzione, mantenendosi fedele al credo dei propri padri".

La comunità cattolica e la comunità ortodossa dei Copti, non è solo custode di una tradizione religiosa, ma anche architettonica e si lega in parte più all' Occidente cristiano e  porta grandi doni  come il monachesimo "da sempre spina dorsale della spiritualità cristiana locale e anima dell’attuale risveglio della Chiesa copta".

E del resto l'inizio del cristianesimo in Egitto è un po' avvolto nel mistero "avvolti in leggende la cui verità storica è difficile da valutare" spiega l'autore. "Nonostante le sabbie dell’Egitto ci abbiano provvidenzialmente conservato molti manoscritti e frammenti di testi relativi ai primi fermenti cristiani nel Paese, tuttavia questi non ci permettono di definire con sicurezza il tempo in cui è stata fondata la comunità cristiana d’Egitto e tantomeno ci danno una cronaca dello sviluppo della religione lungo la Valle del Nilo". Una storia che porta all'oggi con il dramma delle violenze contro i cristiani che, ricorda l'autore, "non si contano più". Purtroppo "Il sogno di una piena integrazione nella vita sociale del Paese, accarezzato dai copti mentre lottavano fianco a fianco coi musulmani per ottenere l’indipendenza dalla Gran Bretagna, è stato seguito da un brusco risveglio".  La questione è che "di fronte a un Diritto sempre più confessionale e soggetti a una pratica che li vuole inferiori per volere divino, i copti si trovano ricacciati ai margini della società, vittime di un lento ma inesorabile processo di soffocamento, ultima tappa prima della conversione all’islam. Un processo che passa per lo più inosservato davanti agli occhi della comunità internazionale, in particolare dei cristiani occidentali, indifferenti a «un’etnia silenziosa, calunniata a goccia a goccia, secolarmente annientata». E, scrive Alberto Elli, "non si tratta più tanto di una guerra di religione, ma di un confronto fra tre forze all’interno della società egiziana che lottano per il potere". Visitare l' Egitto non è una vacanza in un resort sul Mar Rosso.