Città del Vaticano , lunedì, 3. febbraio, 2025 12:30 (ACI Stampa).
Papa Francesco ha incontrato in Udienza i partecipanti al Pellegrinaggio promosso dalla Conferenza Episcopale Scandinavia, provenienti da Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia e Islanda. "Prego affinché, attraverso questa esperienza del camminare insieme come fratelli e sorelle in Cristo, i vostri cuori si rafforzino nella fede, nella speranza e nell’amore, perché questi sono tre elementi essenziali della vita cristiana", dice subito il Papa ricevendoli in Aula Paolo VI.
"Prego perciò che la vostra speranza si rafforzi durante questi giorni. Sicuramente siete già consapevoli dei segni di speranza presenti nei vostri Paesi d’origine, perché la Chiesa, nelle vostre terre, sebbene piccola, cresce in numero. Cresce sempre. Possiamo ringraziare Dio Onnipotente, perché i semi di fede, piantati e irrigati lì da generazioni di pastori e persone perseveranti, stanno dando i loro frutti. Né questo deve sorprenderci, perché il Signore è sempre fedele alle sue promesse!", commenta il Pontefice.
Per Papa Francesco non "c’è “opera” più grande che trasmettere agli altri il messaggio di salvezza del Vangelo, e noi siamo chiamati a farlo soprattutto per quelli che si trovano ai margini. Pensiamo ad esempio a chi è solo e isolato – tanta gente è isolata, sola –, nel cuore e nelle periferie delle vostre comunità e nei territori più remoti. Peraltro, questo compito è affidato a ciascuno di voi, qualunque sia la vostra età, stato di vita o capacità. Anche quelli che tra voi sono anziani, malati o in qualche modo in difficoltà hanno la nobile vocazione di testimoniare l’amore compassionevole del Padre".
"Tornando a casa, dunque, ricordate che il pellegrinaggio non si conclude, ma sposta il suo obiettivo sul quotidiano cammino del discepolato e sulla chiamata a perseverare nel compito dell’evangelizzazione. In proposito, vorrei incoraggiare le vostre vivaci comunità cattoliche a cooperare con gli altri fratelli cristiani, perché in questi tempi difficili, segnati dalla guerra in Europa e nel mondo, la nostra famiglia umana ha tanto bisogno di una testimonianza unitaria di quella riconciliazione, guarigione e pace che può venire solo da Dio", continua Papa Francesco.
Infine ai giovani il Papa chiede di seguire Carlo Acutis. "Infine, una parola ai pellegrini più giovani tra voi. Nell’ambito degli eventi di quest’anno, il 27 aprile celebreremo la Canonizzazione del Beato Carlo Acutis. Questo giovane santo dei nostri tempi e per i nostri tempi mostra a voi, e a tutti noi, quanto sia possibile nel mondo d’oggi per i giovani seguire Gesù, condividere i suoi insegnamenti con gli altri e così trovare la pienezza della vita nella gioia, nella libertà e nella santità", conclude il Papa.