Una visita per ringraziare Papa Francesco del viaggio in Ungheria, del 28 al 30 aprile scorso, e per portare al Papa un dono speciale: un libro, rilegato con una elegante copertina bianca, che raccoglie tutti i discorsi e le omelie che il Papa ha tenuto durante i suoi tre giorni a Budapest, tradotti in cinque lingue. Lo scorso 2 ottobre, i vertici della Chiesa ungherese sono stati in udienza privata da Papa Francesco.

La delegazione era guidata dal Cardinale Péter Erdő, Primate, Arcivescovo di Esztergom-Budapest. Quindi, c’era l’arcivescovo András Veres di Győr, Presidente della Conferenza Episcopale Ungherese, il Metropolita Fülöp Kocsis di Hajdúdorog, rappresentante della Chiesa Greco Cattolica Ungherese, e monsignor Tamás Tóth, Segretario della Conferenza Episcopale e coordinatore generale della visita del Santo Padre in Ungheria.

Una visita che sta portando già molti frutti. Tra l’altro, sono già stati stabiliti vari gruppi di riflessione sui discorsi. Il discorso che ha fatto ai giovani viene già spiegato e approfondito in molti gruppi di lavoro nelle parrocchie e nelle comunità cattoliche in Ungheria, così come è successo con il discorso all’Università Cattolica Pazmany Peter, dove il Papa ha sottolineato che lo sviluppo tecnologico deve servire all’uomo e non viceversa, ha messo in luce i pericoli della alienazione ma anche quelli di un ruolo della tecnologia che arriva condizionare il singolo e anche la società.

Tutti questi discorsi sono ora contenuti in uno speciale volume rilegato in pelle bianca, unico nel suo genere, contenente i discorsi del Papa in Ungheria in cinque lingue (italiano, inglese, tedesco, spagnolo e ungherese).