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Il Papa chiede “uno sguardo capace di percepire il bisogno del fratello”

Papa Francesco invia un messaggio ai partecipanti al Congresso Nazionale delle Vocazioni

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez / ACI group Papa Francesco | | Daniel Ibanez / ACI group

 

Papa Francesco invia ai partecipanti al Congresso Nazionale delle Vocazioni dal titolo in spagnolo  “¿Para quién soy? Asamblea de llamados para la misión” , l’Assemblea dei chiamati alla Missione che si chiede chi sono io? Il Congresso si svolge a Madrid dal 7 al 9 febbraio 2025.

"Mi ha fatto piacere che il motto del Congresso riprenda le parole dell'Esortazione apostolica postsinodale Christus vivit. “Spesso”, ci dice il documento, “nella vita perdiamo tempo a chiederci: ”Ma chi sono io?“; non arriviamo però alla domanda fondamentale: “Per chi sono?". Tu sei per Dio, senza dubbio. Ma Lui ha voluto che tu fossi anche per gli altri, e ha messo in te molte qualità, inclinazioni, doni e carismi che non sono per te, ma per gli altri", dice il Papa in spagnolo.

Come il giovane ricco, “il bene a cui aspiriamo non si ottiene soddisfacendo requisiti e raggiungendo obiettivi e, anche se abbiamo cercato di fare tutto questo fin dalla nostra giovinezza, ci mancherà sempre qualcosa di molto semplice, il dono totale di noi stessi, per seguire Gesù nella prova dell'amore più grande”, dice Francesco nel Messaggio.

Il Papa fa l’esempio della Dana, l’alluvione che ha colpito la Spagna qualche tempo fa. “Una situazione che ci interpella profondamente e che fa rivivere l'idea del “per chi sono”. Quante testimonianze di coraggio, di solidarietà, di vedere che in questo contesto ciò che ho, ciò che sono, ha uno scopo concreto: gli altri. E quando non è così, diventa evidente l'amarezza, il grido della terra e di Dio che ci chiama: "Non eri tu responsabile di tuo fratello? Al contrario, tutto ciò che abbiamo potuto dare, lo troveremo come un gioiello prezioso incastonato nelle viscere di misericordia del suo Cuore divino”, sottolinea il Papa nel messaggio sempre in spagnolo.

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Francesco ricorda “la testimonianza di tutti quei giovani che, come abbiamo visto nella catastrofe di DANA, nell'accoglienza dei migranti o nel vulcano di La Palma, sono i primi a mettersi al lavoro. Nel discernimento della nostra vocazione, seguiamo questo esempio per cogliere il valore dei beni spirituali o materiali che siamo chiamati a gestire”, chiede il Papa.

Infine il consiglio del Pontefice: “Chiediamo ai fratelli in questo Congresso vocazionale uno sguardo capace di percepire il bisogno del fratello, non in astratto, ma nel concreto di occhi che si fissano su di noi come quelli dell'uomo paralizzato nel tempio. Nell'ufficio, nella famiglia, nell'apostolato, nel servizio, portare Dio ovunque vi mandi, questa è la nostra vocazione”.