Roma , venerdì, 28. febbraio, 2025 13:00 (ACI Stampa).
“La storia della Chiesa è costellata di figure che hanno lasciato una scia luminosa dietro di loro. Fra di esse spicca la figura del Servo di Dio Alcide De Gasperi. È una delle figure più significative della storia italiana del XX secolo, un uomo che, con la sua visione politica e la sua capacità di governo, ha saputo guidare l'Italia in una delle sue fasi più difficili. La sua eredità politica non si esaurisce nella ricostruzione post-bellica, ma si estende al consolidamento delle istituzioni democratiche e alla costruzione dell'Europa unita. La sua capacità di mediazione, il pragmatismo e il forte senso dello Stato lo rendono ancora oggi un modello di riferimento per la politica italiana ed europea”. Con queste parole, il Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, Baladassare Reina, ha presentato la figura del Servo di Dio Alcide De Gasperi - il noto politico italiano, segretario della Democrazia Cristiana e Presidente del Consiglio dell'Italia post-bellica - nel contesto della sessione di chiusura dell'inchiesta diocesana sulla sua vita, le virtù eroiche e la fama di santità. Sessione che si è chiusa stamane, alle 12, presso il Palazzo Apostolico Lateranense.
Quello di Reina è un ritratto che ha toccato diversi aspetti della personalità del nostro statista italiano e in cui è stata sottolineata soprattutto la sua spiritualità : “De Gasperi è stato riconosciuto come un uomo di grande fede e integrità morale. Numerosi testimonianze e storici concordano nel descriverlo come un politico mosso da una profonda spiritualità e da una visione cristiana della vita e del servizio pubblico”. E poi, lo sguardo sull'Europa, ovviamente, della quale De Gasperi è stato uno dei più grandi “profeti”: “La sua visione dell'Europa, fondata sulla cooperazione tra i popoli, rifletteva un approccio inclusivo e lungimirante, in netto contrasto con le divisioni nazionalistiche che avevano segnato il continente nei decenni precedenti. Per lui, il confine non era una barriera divisoria, ma un ponte tra culture diverse”. Reina pone l'accento sulla sua “straordinaria attualità: il suo contributo alla costruzione della democrazia italiana, il suo ruolo nell'integrazione europea e il suo modello di leadership politica offrono spunti di riflessione per affrontare le sfide del presente”.
Il Tribunale che ha condotto l'inchiesta diocesana a Roma è formato da: Monsignor Giuseppe D'Alonzo, delegato episcopale; da Don Andrea De Matteis, promotore di giustizia ; e da Marcello Terramani, notaio attuario. Il Postulatore della Causa di Beatificazione e Canonizzazione è Paolo Vilotta.