Città del Vaticano , venerdì, 7. marzo, 2025 12:19 (ACI Stampa).
“Vogliamo essere semplici collaboratori per un mondo migliore o autentici fratelli e sorelle testimoni comuni dell’amicizia di Dio con tutta l’umanità?” E’ la domanda centrale del Messaggio pubblicato in occasione del mese del Ramadan e per la festa di ‘Id al-Fitr 1446 E. / 2025 A.D. dal Dicastero per il Dialogo Interreligioso. “Cristiani e musulmani: ciò che speriamo di diventare insieme”, è firmato del Prefetto del Dicastero, il cardinale George Jacob Cardinal Koovakad, e del Segretario del medesimo Dicastero, Indunil Kodithuwakku Janakaratne Kankanamalage.
“In un mondo segnato dall’ingiustizia, dai conflitti e dall’incertezza sul futuro la nostra vocazione comune” il digiuno e la preghiera di Quaresima e Ramadan “non sono solo pratiche spirituali analoghe. Il nostro mondo ha sete di fraternità e di dialogo autentico. Insieme, musulmani e cristiani, possono essere testimoni di questa speranza, nella convinzione che l’amicizia è possibile nonostante il peso della storia e delle ideologie che intrappolano. La speranza non è semplice ottimismo: è una virtù ancorata nella fede in Dio, il Misericordioso, nostro Creatore”.
Nel testo del messaggio si legge: “La nostra fede in Dio è un tesoro che ci unisce, ben oltre le nostre differenze. Ci ricorda che siamo tutte creature, spirituali, incarnate e amate, chiamate a vivere nella dignità e nel rispetto reciproco. E noi desideriamo diventare custodi di questa sacra dignità, rifiutando ogni forma di violenza, discriminazione ed esclusione”.
Per questo “non vogliamo semplicemente coesistere; vogliamo vivere insieme in sincera e reciproca stima” e “la nostra fede e i suoi valori dovrebbero aiutarci a essere voci che si ergono contro l’ingiustizia e l’indifferenza e che proclamano la bellezza della diversità umana”.
L’augurio è: "che la nostra amicizia sia una brezza ristoratrice per un mondo assetato di pace e fraternità!”.
