Città del Vaticano , giovedì, 17. aprile, 2025 18:52 (ACI Stampa).
Questa sera nella Basilica di San Pietro, presso l’Altare della Cattedra, il Cardinale Mauro Gambetti, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, Presidente della Fabbrica di San Pietro ed Arciprete della Basilica Vaticana, ha presieduto la Messa in Coena Domini in occasione del Giovedì Santo.
La Pasqua che celebra Gesù – ha detto nell’omelia il porporato – “accade in un contesto di prova, ingiustizie, vessazioni, calunnie, infermità, violenze, paura, solitudine. Gesù però desidera ardentemente alimentare l'intimità, la familiarità del focolaio domestico, l'amicizia del cenacolo, la fraternità dell'assemblea ecclesiale. Vuole mangiare con i suoi, fare Pasqua con loro. Il gruppo è eterogeneo, un mosaico di umanità e personalmente mi tocca profondamente questa determinazione di Gesù nel voler condividere il pane e il vino con tutti coloro che il Padre gli ha dato: è così umano nella prova, e penso a quante occasioni ho perso di essere così umano davanti alle fatiche della vita, impegnato nel cercare soluzioni o vie di fuga”.
“Anche al presente – ha aggiunto - stiamo attraversando una dura prova e anche tra noi c'è quel Giuda che prendeva quello che c'era nella cassa: il mondo ci sta portando via quello che abbiamo in cassa, i valori, l'intelligenza, la coscienza, l'amore umano… siamo tutti in vendita sulla base di un rapporto costi benefici, per un qualche profitto economico e di potere. Non vi è più cura delle relazioni familiari, amicali, professionali o istituzionali che siano e non vi è compassione per gli emarginati, i migranti, l'ambiente; il mondo ci tradisce, ovvero ci consegna ci per ricavarne qualcosa come fa Giuda con Gesù e come facciamo anche noi purtroppo quando nella religione o mediante la religione perseguiamo qualche forma di gloria, qualche bene materiale o qualche potere, vendiamo la nostra fede”.
“Anche oggi – ha concluso il Cardinale Gambetti - Gesù ama, non vuole vincere, essere applaudito, arricchirsi. La sola cosa che gli interessa è l'amore: questo è l'unico sacerdozio, lava i piedi anche a Giuda, mi lava i piedi, ti lava i piedi. Vive il dinamismo della prossimità reciproca, vive il verbo del donare e del ricevere, vive il potere di servire e l'impotenza dell'accogliere. Il cuore di Gesù è un cuore sacerdotale che dona la vita per tutte le pecore del gregge. In particolare noi insigniti dell'ordine sacro siamo chiamati a partecipare alla misura universale dell'amore. Dobbiamo divenire noi stessi Eucaristia, fare come ha fatto Gesù e mostrare l'umanità divina che il battesimo ci ha conferito”.
Dopo l’omelia il Cardinale Gambetti ha lavato – come da tradizione durante la Messa in Coena Domini - i piedi di 12 persone.