Città del Vaticano , giovedì, 24. aprile, 2025 12:30 (ACI Stampa).
Tra i moltissimi messaggi di cordoglio che arrivano in questi giorni nelle redazioni per la morte di Papa Francesco, ci piace ricordare la riflessione della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice. La Fondazione vaticana “ ha avuto con Papa Francesco un rapporto speciale essendo al suo diretto servizio per la divulgazione della Dottrina Sociale della Chiesa. A tal fine, la Fondazione promuove il contributo del mondo imprenditoriale, finanziario, accademico, della società civile, dei giovani e delle persone di buona volontà che hanno a cuore i principi e i valori della Dottrina Sociale della Chiesa.
La comunità della Fondazione con i suoi 35 capitoli sparsi in tutto il mondo si unisce al cordoglio unanime per la scomparsa del Pontefice e si prepara a ricordarlo e a valorizzarne il lascito spirituale ed intellettuale nel suo Convegno annuale che si terrà dal 15 al 17 maggio prossimi. L’evento sarà dedicato ai fondamenti etici della governance globale e al superamento delle crescenti polarizzazioni che oggi minacciano l’economia, la società e le relazioni internazionali. È un tema questo che va al cuore del pensiero e dell’azione di Papa Francesco che fin dal tempo dei suoi studi a Francoforte negli anni ’80 si era focalizzato sulla risposta alle polarizzazioni e sulla missione della Chiesa a favore dell’unità e della fratellanza universale. Studioso insieme a Papa Ratzinger (Benedetto XVI) del filosofo-teologo Romano Guardini, Papa Francesco ha ispirato la sua azione pastorale ed ecclesiale a questi temi, facendo del dialogo, dell’incontro e del superamento dei conflitti il punto centrale della Dottrina Sociale della Chiesa e della missione evangelizzatrice a favore dei più deboli.
L’incontro di maggio prossimo rappresenterà per la Fondazione un ricordo affettuoso di Papa Francesco e l’impegno concreto a proseguire sul solco tracciato dalle sue iniziative più innovative e lungimiranti. Ecco perché esso affronterà i temi della leadership responsabile e della cooperazione economica e sociale; il rilancio del multilateralismo, dell’integrazione economica e finanziaria a livello continentale e tra i continenti, e del risanamento dei debiti dei paesi vulnerabili; infine, la focalizzazione sulla nuova “Teologia dal Mediterraneo” e le sue implicazioni per la Dottrina Sociale della Chiesa, il dialogo interreligioso e la pace nel mondo. Papa Francesco ci lascia in eredità la Speranza del Giubileo grazie ai tanti processi da lui avviati di riforma e di dialogo. Sta a noi ora per onorarne la memoria impegnarci a portarli avanti e a farne maturare i frutti”.