Città del Vaticano , martedì, 6. maggio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
“Si giunga quanto prima ad un cessate il fuoco permanente e si negozi, senza precondizioni e ulteriori indugi, la pace lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero”.
L’appello viene dai cardinali “di Santa Romana Chiesa, riuniti in Congregazione Generale prima dell’inizio del Conclave”. Ed un appello alla pace “costatato con rammarico che non si sono registrati progressi per favorire i processi di pace in Ucraina, in Medio Oriente e in tante altre parti del mondo, anzi che si sono intensificati gli attacchi specialmente a danno della popolazione civile”. Serve una pace che è stata “lungamente desiderata dalle popolazioni coinvolte e dal mondo intero. Invitiamo tutti i fedeli a intensificare la supplica al Signore per una pace giusta e duratura”.
La dodicesima ed ultima congregazione generale pre conclave usa la pace per avere spazio sulla stampa e distrarre dal “totopapa” ma forse anche dai tentativi di intromissione politica di alcuni. E non solo per le vignette di Trump, ma anche per le sospette intromissioni di Macron per sostenere un francese. Ma si sa sono tante le chiacchiere. Intanto i cardinali hanno iniziato il check- in a Santa Marta, sia nuova sia Vecchia deve però abitano anche monsignori e cardinali emeriti che si troveranno da domani senza rete telefonica per lasciare che il conclave sia veramente isolato.
130 i cardinali elettori che hanno partecipato stamattina, gli interventi, 26, sono stati sul pontificato di Papa Francesco e della Comunione della Chiesa, sulla scelta di un Papa “volto di una Chiesa samaritana”, un Papa di misericordia, ma si è parlato anche di Diritto Canonico e di come il collegio cardinalizio della incontrarsi più spesso. E poi cristiani martiri, sacramenti della iniziazione cristiana e della giornata per i poveri voluta da Papa Francesco e su alcune encicliche.
Finalmente annullato l’anello del pescatore o meglio i sigilli del Papa che vengono apposti agli atti ufficiali.