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Cosa sappiamo davvero di Papa Leone XIV, o meglio di Robert Francis Prevost?

Il libro di Mattew Bunson "Leo XIV: Portrait of the First American Pope"

Leo XIV: Portrait of the First American Pope |  | EWTN
Leo XIV: Portrait of the First American Pope | EWTN
Mattew Bunson |  | EWTN/ Daniel Ibanez
Mattew Bunson | EWTN/ Daniel Ibanez

Cosa sappiamo davvero di Papa Leone XIV, o meglio di Robert Francis Prevost?

Negli ultimi giorni gli instant book sulla sua vita si sprecano. Non tutti sono dei veri libri, piuttosto delle raccolte di articoli. Ma alcuni meritano di essere letti. Inizio da uno in inglese, anzi in americano, e non solo perché il suoi autore è Matthew Bunson vicepresidente e direttore editoriale di EWTN News, ma perché la sua prospettiva di statunitense che ben conosce le cose romane e la storia della Chiesa oltre alla teologia, rende il suo testo utile a noi europei, italiani e romani.

La storia del contesto culturale e sociale nel quale il giovane Bob nasce e cresce è quella normalità nord americana cattolica di una Chicago dove la fede cattolica era importante a maggioritaria, lontano dall'epoca degli scandali sugli abusi sessuali del clero che sulla diocesi di Chicago hanno avuto un impatto devastante all'inizio degli anni 2000.

Ma la Chicago che racconta Bunson e che è stata la culla di Prevost è una città dove il cattolicesimo è significativo. Il libro ci porta nei luoghi che hanno segnato la vita del piccolo Bob con la loro storia e tradizione e in alcuni casi anche con la tristezza di essere oggi luoghi non più cattolici.

Una delle chiavi di lettura del libro è la Longiqua Oceani, di Leone XIII del 1895 inviata ai vescovi degli "Stati Confederati dell’America Settentrionale". Una enciclica profetica e di incoraggiamento, che diede i suoi frutti. E Chicago diventa una "città dalle spalle forti".

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Naturalmente ampia  la parte dedicata all' Ordine di Sant' Agostino e a quelle storia tra eremitaggio e liturgia papale. E poi il Perù. Perché Papa Leone XIV è americano in senso ampio. Non è solo statunitense, e non è solo Sud Americano come era Papa Francesco. Prevost è americano in senso completo.

Come vescovo del Perù ha la cittadinanza del paese per un accordo tra il pese andino e la Santa Sede, ma come missionario ha il suo cuore in Perù. E di questa terra parla anche il libro di Bunson, della situazione politica degli anni 80 e 90 vissuto da Prevost nel territorio. Il suo è un cuore missionario che mette sempre al centro Cristo.

E Roma, come studente, come Priore, come cardinale. Come partecipante al sinodo del 2012 sulla nuova evangelizzazione dove parla di comunicazione. Lui, cardinale dei social.

Come Priore dell' Ordine di Sant' Agostino ha avuto il suo centro di attività a Roma adue passi da Piazza San Pietro. In quella comunità dove si è recato poco dopo la elezione, a pranzo, per proseguire idealmente una abitudine che aveva anche da cardinale.

Si arriva così ai giorni del Conclave alla spasmodica ricerca di un nome, ma, spiega Bunson, meglio cercare un profilo. E cita Marco Mancini che il profilo lo aveva indicato per Acistampa. L'unico profilo possibile. Un Papa che dia importanza al diritto canonico, alla diversità etnica nella Chiesa; ala Sinodalità ed ecclesiologia di comunione; un Papa pastorale, aperto al dialogo con il mondo; che abbia cura della natura missionaria della Chiesa, dei poveri, ma anche con una maggiore attenzione al ruolo della Curia romana e ovviamente alla ricerca della pace, con una ermeneutica della continuità attraverso gli ultimi tre pontificati.

Come sarà allora "l'era di Leone"?. Per Bunson bisogna ricordare non solo Leone XIII, ma anche San Leone Magno, il Papa dell'epoca di Agostino, il suo interprete e grande sostenitore del Primato di Roma. Ed è anche per questo che, scrive Bunson, "il nostro nuovo Santo Padre sembra convinto che la strada da percorrere per la Chiesa e per il mondo sarà spianata dall'ascolto e dall'applicazione degli insegnamenti senza tempo della Chiesa in nuove situazioni e circostanze. È per questo che sta integrando così consapevolmente il pensiero agostiniano e leonino in modo profondamente cristocentrico".

More in Vaticano

Il libro è stato presentato a Roma lo scorso 22 maggio in una serata al Campo Santo Teutonico in Vaticano.

“Leo XIV: Portrait of the First American Pope”è  il titolo scelto da  Bunson, esperto di Chiesa e giornalista vaticanista di lungo corso che ha scritto oltre 50 libri, che ha detto come Papa Leone XIV, nelle sue prime settimane da pontefice, abbia "dimostrato di essere una figura unificante che ha portato con sé una “enfasi senza compromessi sulla persona divina di Gesù Cristo”.

“È una persona universale. È qualcuno nel mondo, ma non del mondo. È una persona che, con la sua chiamata al sacerdozio e alla vita degli Agostiniani, ha intrapreso un viaggio assolutamente straordinario”, ha detto Bunson. “E ciò che è così straordinario è che, con il passare del tempo, prima del conclave, sempre più cardinali hanno capito esattamente chi è e perché era, in questo momento, la persona a cui affidare le chiavi di Pietro”.

Bunson ha detto che spera che il libro aiuti i lettori a conoscere l'importanza dell'appartenenza di Papa Leone al venerabile Ordine di Sant'Agostino, e che il fatto che sia matematico e avvocato canonico lo aiuterà ad affrontare i problemi finanziari del Vaticano.

Michael Warsaw, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di EWTN, spiega: “In qualità di principale piattaforma mediatica cattolica, il nostro obiettivo è quello di condividere la storia del Santo Padre con il mondo, a partire dalla sua prima vita, per aiutare le persone a connettersi con l'uomo che ora serve come vicario di Cristo”.

 
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