Roma , mercoledì, 28. maggio, 2025 17:00 (ACI Stampa).
“Proteggere, prevenire, formare. La rete territoriale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili”, questo il titolo dell’evento che si è tenuto oggi pomeriggio, presso Palazzo Borromeo, organizzato dal Servizio Nazionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili della Conferenza Episcopale Italiana e dall’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede.
Un’occasione per presentare la Terza Rilevazione Territoriale che analizza le attività dei Servizi Regionali, diocesani/interdiocesani e dei Centri di ascolto per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nel biennio 2023-2024, evidenziando un impegno crescente nella creazione di ambienti ecclesiali sicuri e nella formazione degli operatori. Continua in questo modo il costante monitoraggio dell’applicazione delle Linee Guida della CEI (24 giugno 2019), aggiornate alla nuova normativa, e delle Linee di azione, approvate dalla 76ª Assemblea Generale della CEI (23-25 maggio 2022).
Il documento di sintesi della Terza Rilevazione Territoriale mette in luce “la necessità di una maggiore collaborazione tra i Servizi e le istituzioni civili” in quanto “si evidenzia una scarsa capacità di cooperazione con attori esterni”, visto che “solo una Regione ha attivato collaborazioni con enti non ecclesiali nel 2024. E i rapporti con l’Ordinario sono mantenuti principalmente tramite il Vescovo delegato”. Sintesi: “Si evidenzia la necessità di una maggiore integrazione tra servizi ecclesiali e istituzioni civili per una tutela più efficace”. Inoltre, “nel periodo 2022-2024, i referenti del Servizio Regionale Tutela Minori hanno espresso valutazioni sui punti di forza e di debolezza del servizio, evidenziando un miglioramento generale nelle relazioni e nelle attività di formazione”. Per quanto concerne la sezione servizi diocesani/interdocesiani, l’indagine ha rilevato che la partecipazione dei Servizi Diocesani ha mostrato una distribuzione geografica e dimensionale relativamente omogenea, con un aumento significativo nel Sud Italia”. Le attività di formazione e gli incontri organizzati dai Servizi Diocesani hanno mostrato un trend crescente, con un focus particolare sulla sensibilizzazione riguardo agli abusi.