Il Cardinale Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e l'Arcivescovo Baturi, Segretario Generalem hanno accolto questa mattina nella sede della CEI a Roma alcune vittime, familiari e sopravvissuti ad abusi compiuti da chierici e operatori pastorali in ambito ecclesiale avvenuti in tempi recenti e passati.
L'Opus Dei in Portogallo ha espresso la sua solidarietà alle vittime di abusi nel Paese, dopo che la relazione di una Commissione indipendente ha indicato cinque casi in questa istituzione. La Prelatura ha anche ribadito il suo impegno a creare ambienti sicuri nella pastorale dei minori.
Papa Francesco stamane ha pubblicato l’aggiornamento del Motu Proprio Vos estis lux mundi, dedicato alla prevenzione, al contrasto e alla repressione degli abusi sessuali sui minori. Il testo era stato diffuso il 7 maggio 2019 ad experimentum per un triennio. Ora il Papa ha deciso l’aggiornamento di alcune norme e la conseguente loro pubblicazione.
Tra il 2020 e il 2021 i casi di abusi segnalati ai centri di ascolto, anche per fatti riferiti al passato, riguardano 89 persone, di cui 61 nella fascia di età 10-18 anni, 16 over 18 anni (adulto vulnerabile) e 12 under 10 anni. Lo afferma la Conferenza Episcopale Italiana nel primo Report nazionale sulla tutela dei minori nelle diocesi italiane, presentato quest'oggi a Roma dal Segretario Generale, Monsignor Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e dall'Arcivescovo di Ravenna - Cervia, Monsignor Lorenzo Ghizzoni, referente della CEI per la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori.
Sabato 19 novembre presso la Pontificia Università Lateranense si svolgerà il convegno “Dalla parte delle vittime”, organizzato dalla Diocesi di Roma in occasione della II Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, che ricorre il 18 novembre.
Friedrich Wetter successore del cardinale Ratzinger a Monaco, l'arcidiocesi di Monaco e l'allora cardinale Joseph Ratzinger.
L’Arcivescovo di Bordeaux Monsignor Jean Paul James ha annunciato che l’Arcivescovo emerito il Cardinale Jean Pierre Ricard ha ammesso di aver abusato, 35 anni fa, di una ragazza di 14 anni . Il porporato si è messo a disposizione della giustizia civile e canonica.
Gli abusi nella Chiesa sono una “mostruosità, una cosa distruttiva”. Lo dice il Papa in una intervista rilasciata a CNN Portugal confermando la linea dura: “un sacerdote non può continuare a essere prete se è un molestatore. Non può. Malato o criminale, esiste per condurre gli uomini a Dio e non per distruggerli in nome di Dio".
La giustizia argentina ha ritenuto colpevole del reato di abusi sessuali il vescovo emerito di Orano, monsignor Gustavo Zanchetta, e lo ha condannato a 4 anni e mezzo di reclusione.
La preghiera per le vittime hanno luogo il primo venerdì di Quaresima in tutta la Polonia. "Facciamo tutto il possibile perchè le vittime sentano il sostegno dell'intera comunità ecclesiale", ha esortato l'Arcivescovo Wojciech Polak, Delegato per la tutela dei minori della Conferenza Episcopale Polacca (KEP). Il 4 marzo la Chiesa in Polonia vive la Giornata di preghiera e penitenza per il peccato di abusi sessuali su minori.
Non rimanere chiusi in schemi del passato, ma nemmeno essere troppo ottimisti. Guardare alle sfide presenti in maniera fiduciosa. E soprattutto, mantenere vicinanza, a Dio, al vescovo, agli altri sacerdoti, al popolo. Papa Francesco, in un lungo discorso, traccia l’identikit di chi deve essere il sacerdote per lui oggi, e di come deve affrontare le sfide del tempo. Lo fa in un contesto di crisi di vocazioni, che il Papa menziona, e con l’idea che si debbano dare risposte concrete, più che teorie, considerando che “il sacerdote, nella sua vita, passa condizioni e momenti diversi”, e anche Papa Francesco ammette di aver vissuto tutte queste fasi, compresi i “momenti di prova, difficoltà e desolazione”, durante i quali rimaneva la pace se “viveva e condivideva la vita” in un certo modo. Ma lo fa considerando la chiave della fraternità, prima di tutto tra sacerdoti, che è quella che permette di vivere più serenamente anche il celibato, che per il Papa è da vivere come “un dono”.
“Proprio lui, l'uomo che in questa importante questione - quella degli abusi e della pedofilia - ha suggerito e poi messo in atto gli strumenti decisivi per combatterli, da prefetto e da Papa, viene accusato di qualcosa che contraddice 25 anni di lavoro.
Attraverso una minuziosa controperizia il team di legali che ha assistito Benedetto XVI nell’esaminare il rapporto dell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga circa il periodo in cui l’allora Cardinale Joseph Ratzinger ne era Arcivescovo metropolita precisa e addirittura smonta ogni accusa nei confronti del Papa emerito di aver coperto gli abusi nella sua ex Arcidiocesi.
“In tutti i miei incontri, soprattutto durante i tanti Viaggi apostolici, con le vittime di abusi sessuali da parte di sacerdoti,
Questo è l’interrogativo che in questi giorni affiora nella mente di tanti; giorni di grande sofferenza per Lui e per la Chiesa.
Il settimanale tedesco Tagepost riporta oggi una dichiarazione del Papa emerito Benedetto XVI in reazione all'accusa di aver detto consapevolmente la falsità nella sua dichiarazione sulla denuncia degli abusi nella diocesi di Monaco. Il cardinale Ratzinger non sapeva nulla della storia del sacerdote della diocesi di Essen.
“La Santa Sede ritiene di dover dare la giusta attenzione al documento di cui al momento non conosce il contenuto.
Nel terzo giorno della conferenza internazionale di Varsavia "La nostra missione comune di salvaguardia dei figli di Dio", si è parlato delle conseguenze teologiche degli abusi sessuali su minori da parte del clero. Sono state inoltre condivise esperienze sulla pratica della tutela dei minori nei singoli Paesi dell'Europa Centro- Orientale.
In merito al caso di violenza su minori ad opera di J.M.M., ex-membro consacrato dei Focolari, il Movimento il 26.07.2021 ha istituito un Organo di Vigilanza con funzione di Supervisore Indipendente (FSI) delle indagini in corso ad opera della società GCPS Consulting, commissione indipendente incaricato dal Movimento dei Focolari nel dicembre 2020.
“Dopo un'attenta analisi delle prove raccolte e sentiti i testimoni chiamati, la colpevolezza del vescovo Jan Szkodon non è stata provata”. É quanto si legge nel Comunicato della Nunziatura apostolica di Varsavia del 23 luglio 2021.